MOLFETTA. GIOVEDÌ 21 GENNAIO PRESSO IL TEATRO DEL CARRO CON INIZIO ALLE ORE 20.00, DIALOGHI DELL’ANIMA

IL CARRO E LA LUNA progetto grafico
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MOLFETTA – Giovedì 21 gennaio presso IL TEATRO DEL CARRO con inizio alle ore 20.00 avrà inizio una serie di incontri tematici legati alla produzione poetica e all’affabulazione incentrati sui DIALOGHI DELL’ANIMA che verranno riuniti in un unico cartello denominato IL CARRO E LA LUNA.

Si comincia con l’ultima opera di PASQUALE VITAGLIANO : “HABEAS CORPUS” , edita dalla casa editrice ZONA CONTEMPORANEA. La moderazione e la lettura dei brani saranno affidate all’attore e regista Francesco Tammacco che sarà affiancato dal poeta e flautista Vincenzo Mastropirro, il chitarrista Antonio Cucumazzo e l’ attore Pantaleo Annese.

ingresso libero

info: tel 349 23 80823- fb ilcarro dei comici; www.ilcarrodeicomici.it

QUI DI SEGUITO LE NOTE INFORMATIVE DELL’AUTORE:

HABEAS CORPUS

 poesie di Pasquale Vitagliano

     La poesia deve essere dettata dall’urgenza e il poeta, mai come in questo

 momento delicato, ha il compito di essere guardiano dei fatti.

 In uno stato di vigilanza l’attraversamento di ogni cosa è l’esperienza

alla quale il poeta non deve mai rinunciare per testimoniare il proprio

 tempo.

 Pasquale Vitagliano è uno di questi poeti, e i suoi versi – con l’essenzialità

 di una voce singolare – stanno tutti nell’attraversamento esistenziale di

 un’epoca e delle sue derive.

 In “Habeas corpus” il poeta entra nel cuore delle cose, dà conto

 fisicamente del quotidiano deturpato dalle ferite dell’essere, denuncia

 apertamente il vuoto di ogni cosa che stupra la realtà.

 Vitagliano con questo nuovo libro sa essere poeta del proprio tempo. In

 ogni verso c’è la concretezza tutta fisica di una realtà che ci

 appartiene

 con le sue più intime contraddizioni.

 Parole concrete e nuove a servizio della vita e delle sue cose

 elementari.

Una lezione che nessuno può permettersi di ignorare.

(dalla Prefazione di Nicola Vacca

 PASQUALE VITAGLIANO

 È nato a Lecce e vive a Terlizzi, in provincia di Bari. Lavora nella

 Giustizia, è giornalista e critico letterario per riviste locali e

 nazionali. Ha pubblicato le sillogi “Amnesie amniotiche” (Lietocolle,

 2009), “Il cibo senza nome” (Lietocolle, 2011), il romanzo “Volevamo

 essere statue” (Sottovoce, 2012) e la raccolta poetica “Come i corpi le

 cose” (Lietocolle, 2013). Suoi scritti sono presenti in diverse

 antologie.

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