MOLFETTA. GUGLIELMO MINERVINI: “L’OSPEDALE NON CHIUDERÀ”

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MOLFETTA – “Il Piano di Riordino Ospedaliero che la Giunta Regionale si appresta a varare comporta scelte forti su tutto il territorio regionale, imposte dal progressivo taglio alle risorse da parte del Governo Renzi. Non si tratta solo di difficoltà finanziarie ma anche di una esplicita strategia di graduale smantellamento del servizio sanitario pubblico, che, nonostante limiti e insufficienze, resta uno straordinario bene comune. Il piano regionale che sarà approvato nei prossimi giorni prevede ben 9 riconversioni di presidi ospedalieri in strutture di medicina territoriale e molti declassamenti. In Provincia di Bari saranno due gli Ospedali a chiudere i battenti e tra questi, nonostante i timori circolati nelle scorse settimane, non figura quello di Molfetta che continuerà a svolgere sul nostro territorio la sua importante funzione al servizio dei cittadini”.

Con queste parole il capogruppo in Consiglio Regionale di “Noi a Sinistra per la Puglia”, Guglielmo Minervini, commenta le ricadute sulla nostra città del Piano di Riordino Ospedaliero che nei prossimi giorni sarà trasmesso dalla Regione Puglia al Ministero della Salute.

“Ora – prosegue Minervini – si apre una fase nuova per tutta la sanità regionale che passa necessariamente da un potenziamento dei servizi di medicina territoriale e di prossimità, al fine di limitare alle sole effettive necessità di urgenza ed emergenza il ricorso all’ospedalizzazione. In tal senso decisiva sarà la disponibilità, anche per il nostro territorio, di ben 412 milioni di euro di fondi europei, per lo sviluppo e il potenziamento di strutture territoriali come poliambulatori, case della salute, centri risveglio, centri riabilitativi, destinati ad erogare servizi che oggi non necessariamente richiedono il ricorso all’ospedale, ma certamente richiedono cure. Inoltre, per quel che riguarda la nostra città e il suo territorio, si dovrà dare impulso al progetto relativo alla realizzazione di un nuovo Ospedale di primo livello, con almeno 250 posti letto e tutte le specialità di base, comprese la ginecologia, l’ortopedia, la pediatria e la rianimazione. Questa nuova struttura dovrà servire tutta l’area del nord-barese, sostituendo l’attività dei presidi di Molfetta, Terlizzi, Corato e Bisceglie. Dichiariamo sin d’ora il nostro impegno ad accelerare le procedure di finanziamento e di progettazione, concertando con tutti i livelli istituzionali le soluzioni migliori.  Garantiamo al Sindaco di Molfetta e a tutti i sindaci del territorio la collaborazione necessaria per raggiungere, insieme, questo storico risultato”.

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