MOLFETTA. UN VIAGGIO PER NON DIMENTICARE LE TRAGEDIE DI IERI E DI OGGI, RIFLESSIONI DI UNA STUDENTESSA SUL “VIAGGIO DELLA MEMORIA”

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MOLFETTA – Rilanciamo le riflessioni di una studentessa del Liceo Scientifico “A. Einstein” sull’esperienza relativa al “Viaggio della memoria”: “Il viaggio è allontanamento e nostalgia, passione e ammirazione, è condivisione e conoscenza. Si può viaggiare in tanti modi, persino stando fermi, si possono conoscere luoghi sperduti, comprendere realtà nascoste, si può riscoprire il senso della propria esistenza, quella flebile ma indispensabile forza di appartenenza, magnete naturale, che permette di identificarci con qualcosa che sentiamo nostra e solo nostra. Si può viaggiare in tanti modi ,come turista alla scoperta di pezzi di mondo nascosto, come ricercatore per trovare quel tassello mancante ma essenziale per la nostra ultima scoperta, come vagabondi, esploratori, scalatori o come migranti,tra luoghi geograficamente distanti vedendo messa in discussione la propria storia e la propria appartenenza culturale, sospesi tra mondi diversi, letteralmente estirpati dalla storia, dalla memoria, dal tempo della propria terra con l’unica consolazione di portare con sé bagagli invisibili colmi di ricordi e speranze seppur frantumate. La migrazione è un processo di grande attualità, conseguenza inevitabile di un’imminente globalizzazione, ma anche di crisi economiche e politiche radicate e come tale richiede una soluzione efficace non soltanto da un punto di vista politico, per la realizzazione di una base di solidarietà di fondo senza distinzioni né esclusioni, ma soprattutto culturale. L’obiettivo che ci si pone è approcciarsi in futuro ai migranti in maniera differente, estirpando il pregiudizio, smettendo di considerarli un problema ma parte integrante e complementare di una società viva e mutevole. Come afferma la Carta di Palermo 2015, documento fondamentale in materia di mobilità umana internazionale, purtroppo nessuno sceglie il posto in cui vivere o morire, ma tutti possiamo cambiare il luogo in cui realizzare i nostri sogni.

Ognuno di noi ha diritto ad una famiglia, ad un’educazione, ad avere un posto in cui stare, senza barriere, senza confini che circoscrivano la propria esistenza. Un tema impegnativo e problematico questo, affrontato nel 14° Meeting Italiano città sane (OMS) tenutosi il 12-13 maggio 2016 nella sala ONU del Teatro Massimo di Palermo e a cui hanno partecipato circa 50 studenti della scuole superiori di Molfetta coinvolti nel “Viaggio della Memoria e dell’Impegno” promosso dal comune di Molfetta con la Rete delle Scuole superiori. Il viaggio quest’anno ha sviluppato oltre alla tematica dell’immigrazione straniera anche quella dell’impegno civile in ricordo delle vittime di mafia. Un percorso entusiasmante ed emozionante ha portato i ragazzi direttamente sui luoghi della strage dei giudici Falcone e Borsellino, tra le mura della vecchia abitazione del boss Badalamenti, mandante dell’omicidio dell’attivista politico Peppino Impastato, uomo di grande coraggio e determinazione la cui casa-museo oggi apre le porte a tutti coloro che desiderano conoscere la sua storia, fatta di libri, cultura, radio, poesia e incessante lotta all’illegalità. Un cammino durato ben ‘ 100 passi ‘, forse pochi ma abbastanza per aver riacceso con orgoglio i nostri cuori in nome di quegli ideali che animarono grandi martiri della legalità e per scoprirci fieri, orgogliosi ma vulnerabili e impotenti al tempo stesso.

Oggi l’educazione alla legalità è una costante sfida che interessa soprattutto noi giovani e che la scuola è chiamata ad accogliere ogni giorno, per aiutarci ad essere adulti migliori e a prendere decisioni e scelte sempre più consapevoli, nel rispetto della dignità altrui, della libertà, della pace, del coraggio, del nostro ‘sentirci’ italiani lasciandoci il compito di mantenere viva la memoria e la storia considerando sempre l’esempio dei GIUSTI.

Un grazie sincero va all’Amministrazione comunale di Molfetta che ha consentito a noi studenti di vivere quest’esperienza indimenticabile”.

 

 Alessia Spitaleri,

IV B Liceo Scientifico ‘Albert Einstein’ Molfetta

 

Pubblicazione autorizzata dal Prof. Pappagallo Angelo Michele (docente del Liceo Scientifico “A. Einstein” di Molfetta)

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