MOLFETTA. CIBO, EMOZIONI E SALUTE: SE NE È DISCUSSO ALL’ ISTITUTO ALBERGHIERO

CONVEGNO CIBO1A
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MOLFETTA – Per la prima volta l’ Associazione Cuochi Baresi si è aperta  al territorio e alla formazione, promuovendo un incontro tenutosi presso l’ Istituto Alberghiero di Molfetta che forma i futuri cuochi, ma aperto anche all’ esterno.

A fare gli onori di casa il dirigente dell’ Ipssar, il prof. Antonello Natalicchio  che ha ribadito il fatto che ormai la salute non va gestita solo attraverso la medicina, ma passa anche per l’alimentazione. Il cuoco non deve essere esperto solo dell’ olfatto e del palato, ma viene chiamato ad una responsabilità sociale: tutelare la salute.

Il dirigente si è mostrato molto orgoglioso di questa iniziativa promossa dall’ Associazione Cuochi Baresi, visto il legame che c’è con l’ Istituto in cui si sono formati tanti chef oggi di successo. Lo stesso sentimento di gioia ed apertura è stato espresso dal presidente del sodalizio, Franco Lanza che ha preannunciato in futuro altre iniziative simili. Bisogna fare formazione non solo in cucina, ma anche sul territorio, vista l’ importanza che il cibo riveste nella vita di ognuno.

Subito dopo i due interventi ha portato il suo saluto Michele D’ Agostino, Presidente regionale Associazione Cuochi Pugliesi che ha ribadito l’importanza della formazione e  del ruolo rivestito dal cuoco per quel che concerne la prevenzione e la salute.

Il primo incontro con la città ha voluto puntare l’ attenzione su quelle patologie come l’ anoressia e la bulimia, profondamente legate ad un rapporto non corretto con il cibo e l’ alimentazione. I  giovani, i futuri chef  possano da subito comprendere, con una buona formazione,  le varie sfaccettatura che una buona o cattiva alimentazione possono portare e anche all’importante ruolo di benessere che il cibo porta.

Poi la parola è passata al dottor Filippo Ferrara, dirigente psicologo del Consultorio di Corato che ha trattato in maniera sfaccettata e approfondita il tema:  “Rapporto con il cibo: benessere, ordine, disordine, paura, rigore e controllo”.

Le patologie sono strettamente collegate allo stato psicologico dell’ individuo, ha ribadito il prof. Ferrara. Detti molto conosciuti  legati al cibo sono:  “Dimmi come mangi e ti dirò chi sei” o “ L’ uomo è ciò che mangia” e gli antichi non si sbagliavano.

Noi ci alimentiamo in maniera diversa secondo l’età, le fasce temporali; alcune rimangono delle costanti nella nostra vita, altre variano secondo tempi e situazioni. Ogni cibo è legato a sentimenti ed emozioni che si condividono o legami che si creano come quello fra il neonato e la mamma. L’ allattamento non è solo un bisogno di cibo, ma anche di amore ed uno scambio di emozioni.  Alcune vicende lontane possono influire anche sul nostro legame con il cibo e in alcuni casi trasformarsi in patologie come anoressia e bulimia. Spesso anche le mamme interpretano male i bisogni dei loro piccoli sforzandoli a mangiare cercando di compensare carenze affettive con il cibo. I problemi non si risolvono con il cibo, ma bisogna individuare le cause del malessere.

Il corpo ha dei desideri che ci rendono vivi, altrimenti saremmo degli automi  e l’ alimentazione è uno di questi.  Ogni cibo è legato ad una emozione, ad un momento della giornata  o ad un evento: tipo pranzo domenicale da consumare in  allegria.

Il mangiare molto porta al buon umore, ma non si devono compensare momenti giù ingurgitando cibo, sarebbe sbagliato e si innescherebbero meccanismi perversi. Mentre il bulimico non gusta nulla, l’ anoressico non vuole dipendere da niete e da nessuno, men che meno dal cibo.  Ognuno ha le sue dipendenze, chi affettive, chi dal cibo o da altre sostanze; tutte forme diverse di patologie.

Il dott. Ferrara ha quindi continuato a parlare di alimentazione e cibo non solo dal punto di vista gastronomico, come sono abituati ad intenderli gli chef, ma anche come fattore di benessere. Questo quindi rappresenta solo il primo di una serie di appuntamenti che tratteranno di alimentazione sotto aspetti diversi, meno inediti ed aperti a tutti i cittadini  interessati alle problematiche connesse a salute ed alimentazione.

                                                                                 

Paola Copertino

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