MOLFETTA. DAL 17 NOVEMBRE AL CINEMA : “LA SINDROME DI ANTONIO”

AZZOLLINI CORRADO1
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MOLFETTA – E’ stato presentato nei giorni scorsi al “ Kino – Panorama Italia “ nell’ambito della festa del Cinema di Roma, presso  il Cinema Admiral di  Roma, il film “ La sindrome di Antonio”  prodotto da Imago Film e dalla giovinazzese  Draka production, che ne è anche distributrice, presieduta dal molfettese Corrado Azzollini

Il film rientra nella categoria lungometraggio, genere commedia on the road ed è stato prodotto nel 2016.  La regia è stata curata da Claudio Rossi Massimi. Nel cast figurano: Biagio Iacovelli, Queralt Badalamenti, Antonio Catania, Moni Ovadia, Mingo De Pasquale e con la straordinaria partecipazione di Giorgio Albertazzi e Remo Girone.

Per inviarvi ad andarlo a vedere al cinema dove sarà in programmazione dal prossimo 17 novembre , ecco alcune note sulla trama.

Nel settembre del 1970, Antonio Soris, vent’anni esessantottino convinto, parte da Roma con la cinquecentodella madre alla volta di Atene. Pochi soldi in tasca e tantavoglia di conoscere il mondo. La meta non è stata scelta a caso,Antonio ha il mito di Platone ed è convinto, o almeno spera,che in Grecia troverà la caverna delle ombre di Platone, il luogo oltre il quale abita la conoscenza.Un viaggio di ricerca dunque che non lo porterà alla famosa caverna ma che gli darà la possibilità di vivere un grande amore per una ragazza greca di nome Maria.

In giro tra templi, mare meraviglioso e coste mozzafiato, i due ragazzi vivranno un reciproco corteggiamento continuo, fatto di allegria e malcelata passione, di scambio sulla vita, sull’amore e sulla politica. Sullo sfondo, il sogno della rivoluzione, la liberazione dei costumi e la Grecia dei colonnelli.Alla fine però le cose assumeranno un altro volto e un altro senso.

Un film generazionale ma non solo. La generazione è solo un punto di partenza o forse un pretesto per l’autore, che affonda la mano nei malesseri esistenziali dell’animo umano, quelli che non hanno epoca, immutabili nelle varie generazioni e che scaturiscono solo dai disagi interiori di ogni uomo che decida di misurarsi col mondo. I dubbi sull’uomo e sulla vita sono i veri protagonisti, raccontati con toni lievi, solari e spesso ironici. E poi l’amore, per un sottofondo romantico, tenero ed intenso che accompagna tutto il film.

Un film sul viaggio, l’amore, sulla ricerca di sé, nel quale giovani attori incontrano interpreti tra i più amati del cinema italiano, tra cui Giorgio Albertazzi, nella sua ultima straordinaria apparizione cinematografica.

E’ la storia di un viaggio: al centro del Mediterraneo, della filosofia, di una generazione. Noi non possiamo che augurare che questo viaggio tocchi tutti i cinema Italiani  e che sia ricco di successi.

                                                               

Paola Copertino

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