MOLFETTA. MARILISA MASTROPIERRO ORGANIZZA A ROMA UN CICLO DI INCONTRI SULLE DONNE

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Molfetta. “Tre donne: corpo, passione, ragione”


Il “Circolo d’Arte” presenta un ciclo di tre incontri sul tema “Tre donne: corpo, passione, ragione”. 

Tre forme artistiche, tre periodi storici che attraversano tutto il Novecento, tre ambienti geografici: tre artiste nelle cui opere la dimensione del proprio corpo è ugualmente centrale, anche se acquisisce significati, modi espressivi, colori e atmosfere culturali del tutto diversi. Il sud America, gli Stati Uniti, i Balcani, i primi anni del Novecento, gli anni 70, il periodo contemporaneo. La pittura, la fotografia, il video e la performance. Un crescendo nella presenza dell’artista nell’opera, fino a diventare ella stessa l’opera, un crescendo in cui il simbolico si va lentamente annullando lasciando spazio ad un reale che irrompe in maniera sempre più violenta sulla scena.

Corpi aperti, in collegamento con il mondo, corpi-macchine, che si confondono con l’esterno, in atmosfere e paesaggi “archetipici”, selvaggi e surreali in cui passato e presente si mescolano e si confondono, figure del passato che tornano, come nelle opere di Frida Kahlo, in cui i colori caldi e intensi accentuano l’angosciosità e la potenza evocativa, violenta e infuocata delle sue immagini.

Le fotografie in bianco e nero di Francesca Woodman, delicate ed eteree con i suoi corpi nudi dal romanticismo nostalgico collocati in ambienti diroccati e bucolici: vetri rotti, lenzuoli al vento, carta da parati scrostata dai muri, terra e foglie; corpi sempre nudi, non di una nudità sensuale, ma come espressione di un senza-pelle, volti semi-nascosti, corpi sfuggenti, dai contorni incerti, ombre e impronte, specchi nei quali ritrovare i contorni di questi visi e questi corpi sofferenti e ineffabili, struggenti per la malinconia che suscitano.

Il corpo dell’artista direttamente esibito nell’opera, con la voce, lo sguardo, la presenza fisica; è un corpo sottoposto ad esercizi estremi, martoriato quello delle performance di Marina Abramovic. Le ambientazioni sono così sintetiche ed essenziali da risultare all’opposto quasi esasperanti nella loro presenza, atti distruttivi inflitti al proprio corpo, performance in cui i sensi dello spettatore sono sollecitati al massimo: musiche della tradizione culturale dell’artista, silenzi infiniti in cui gli sguardi si incontrano, corpi che si toccano, si pettinano, corpi a rischio, non protetti, sottofondi vocali con la voce metallica e monotona dell’artista che racconta con parole ben scandite le performance, come una registrazione monotona di una cassetta per imparare una lingua che non si conosce. 

L’obiettivo di questi incontri è quello di ripercorrere insieme (attraverso la proiezione di immagini e video) non solo i processi creativi ed i momenti salienti dell’esistenza delle tre artiste, ma anche gli intensi legami d’amore.

Gli incontri sono aperti a tutti, come sempre non è importante conoscere le opere o le artiste, ciò che è richiesto e la voglia di osservare, confrontarsi e condividere la passione per l’arte.

Per partecipare ai singoli incontri è prevista una quota di partecipazione di 10.00 euro, mentre per l’intero ciclo 25.00 euro (5.00 euro per gli studenti).

Il ciclo di incontri sarà condotto da Marilisa Mastropierro.

L’appuntamento è per domenica 11 Dicembre 2016 alle ore 18.30, presso la sede di Piazza del Fante, 10 – Roma – Interno 6 (IsipSé). 

Iscrizioni e prenotazione obbligatoria ai seguenti indirizzi: segreteria@casadinchiostro>.it o mastropierro@casadinchiostro.it

Appuntamento  domenica 22 gennaio a partire dalle ore 18,30 presso la Casa d’ Inchiostro in  Piazza del Fante a Roma.

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