MOLFETTA. AL COL. VINCENZONI IL PAUL HARRIS FELLOW

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Molfetta. C’era il pubblico delle grandi occasioni, un parterre di eccezione, visto l’ argomento trattato, il femminicidio, e il relatore di grande spessore, il colonnello Col. Paolo Vincenzoni Comandante del Reparto Crimini Violenti dei Carabinieri del ROS, molto legato alla città di Molfetta.

Nella Sala Convegni dell’ Hotel Garden di Molfetta si è tenuto un interclub fra i Club Rotary di Molfetta, Bisceglie e Bitonto dal titolo: “Violenza di genere e femminicidio, il ruolo dell’Arma dei Carabinieri”. L’evento è stato patrocinato oltre che dal Rotary International e dal Distretto 2120 “Puglia e Basilicata”, anche dal Comando Generale dell’Arma dei carabinieri.La serata ha preso il via, come di consueto con l’ esecuzione dei tre inni: quello nazionale, quello europeo e quello del Rotary.

Dopo i saluti di rito ai convenuti da parte del presidente del club di Molfetta, Mauro Leonardo de Pinto, è stata motivata la scelta di lasciare in prima fila una sedia vuota come omaggio a tutte le donne che non ci sono più barbaramente trucidate e vittime di femminicidio.

E’ stata poi data lettura del brillante e corposo curriculum del colonnello Vincenzoni che vanta incarichi di prestigio, importanti operazioni di servizio, numerose onorificenze, docenze universitarie e specializzazioni, oltre che titoli in ambito sportivo e giornalistico.

Il colonnello però è legato a Molfetta, e ancora a distanza di anni ha espresso il suo attaccamento, dal fatto che ha comandato la Compagnia dei Carabinieri. In sala per salutarlo erano presente l’ attuale comandante, il capitano Vito Ingrosso, ma anche il suo più stretto collaboratore al tempo del suo incarico, il maresciallo Vito Lovino a cui sono state rivolte parole di stima ed apprezzamento.

Non è stato il solo ad essere citato, l’ ufficiale dell’ Arma, visibilmente commosso ha salutato tutti coloro a cui si era legato per motivi di lavoro o amicizia.

Si è passati poi ad esaminare un tema di estremo interesse, quello dei reati di genere, sottolineando i dispositivi di contrasto messi in atto dall’ Arma dei Carabinieri per dare un senso di sicurezza e consapevolezza ai cittadini. Anche la Benemerita si è dotata di professionisti qualificati e competenti proprio per affrontare questa piaga sociale. Ha poi dato la definizione di violenza sulle donne perché spesso si parla impropriamente di femminicidio, in quanto il reato non è perpetrato con fini sessuali.

Il colonnello ha riportato casi concreti di cronaca come la Gambirasio, la Rea, la Scazzi, in cui è intervenuto in prima persona essendo il comandante di questo reparto di eccellenza, nato nel 2011 e costituito proprio dopo questi efferati episodi di cronaca.

Ogni omicidio è un caso a sé e va analizzato in maniera specifica avvalendosi delle tecnologie informatiche di cui non si può oggi fare a meno. Il Reparto dei Crimini Violenti del Ros si interessa anche dei casi in cui le vittime sono anziani, bambini, persone svantaggiate, i più deboli. Ha poi illustrato cosa si intende per stalking ed atti persecutori, l’ importanza di fornire prove circostanziate ed elementi che portino poi il magistrato a condannare il colpevole. Si è parlato del ciclo della violenza, sono stati portati dati statistici su omicidi e delitti che vanno sempre rapportati ad un contesto e non presi in maniera isolata, tipo alla densità della popolazione.

Ha poi consigliato di rivolgersi al 1522, numero di pubblica utilità per denunciare abusi e violenze. Fondamentale è la denuncia, senza della quale non si può assolutamente procedere.

Sono poi stati illustrati i vari reparti dell’Arma, le competenze e le specificità di ognuno, le dipendenze e la piramide di comando. E’ stata ribadita l’ importanza di non farsi coinvolgere dalle emozioni per poter esaminare i fatti in maniera lucida. Bisogna poi naturalmente avvalersi delle tecnologie e di metodologie all’ avanguardia. Sono poi stati portati casi concreti che hanno monopolizzato la cronaca nera per mesi, alcuni dei quali hanno avuto un epilogo. Mai si devono sottovalutare gli elementi, altrimenti non si agisce in maniera tempestiva e il reato rimane impunito.

A conclusione dell’ interessante relazione, sono scaturite alcune riflessioni dei presenti. La serata è terminata con la consegna al colonnello Paolo Vincenzoni della massima onorificenza rotariana, Paul Harris Fellow, intitolata fondatore del Rotary International conferita alle persone che si distinguono per particolari meriti e perché incarnano i valori di amicizia, solidarietà e servizio, peculiari del sodalizio.

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