MOLFETTA. ESPERIENZE, VISITE GUIDATE, SPERIMENTAZIONI PER IL LICEO CLASSICO

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Molfetta. Parlare di banchi, lezioni tradizionali, cattedra e lavagna, ormai per i ragazzi del Liceo Classico risulta veramente riduttivo. L’ Istituto guarda al territorio, al mondo, alla realtà e al fututo e le ultime esperienze vissute lo dimostrano.

 Le classi prime del Classico e terze dello Scientifico hanno fatto una nuova esperienza per quanto riguarda il loro percorso di Alternanza scuola-lavoro nel campo dei beni culturali. Sono stati in visita al Museo civico del Pulo, conoscendone le caratteristiche, la storia e tutto ciò che rende questa dolina motivo di orgoglio per la città. Ma il vero obbiettivo non è stara la visita in sé, bensì il portar gli studenti a rielaborare i diversi aspetti che descrivono il Pulo, in modo tale da esporli a loro volta ai bambini di scuola elementare, media e finanche materna in visita. Nell’arco di pochissimi giorni sarà loro il compito di costruire il “filo rosso” che condurrà i più piccoli nella scoperta del Pulo e di coloro che hanno abitato in tempi remoti la nostra Molfetta. Accompagnati dalla tutor, prof.ssa. sta Miriam de Gennaro hanno vissuto  un salto nel passato, guardando al futuro.

Prosegue intanto  il percorso di ALTERNANZA SCUOLA – LAVORO in ambito editoriale presso la tipografia “Editrice l’Immagine srl” degli studenti di prima Liceo Classico e terza Liceo Scientifico che, affrontati tre incontri informativi in sede scolastica, hanno visitato  per la prima volta l’azienda. Accolti dal dott. Salvemini, tutor esterno del progetto, i visitatori vengono per prima cosa informati del processo che precede la stampa di un prodotto a partire dal rapporto e dalla comunicazione con la clientela. Sono poi presentati i vari posti di lavoro all’interno dell’azienda e i ruoli principali svolti dai lavoratori.

Segue la presa visione di alcuni prodotti e la visita del reparto di produzione, con l’esposizione di informazioni sul funzionamento dei macchinari e sulle tecniche di stampa.

Gli studenti vengono quindi guidati nei magazzini, dove è situato il generatore d’aria compressa che alimenta le macchine.

Il tutor illustra poi le motivazioni che spingono l’azienda a organizzare il lavoro in due turni giornalieri: ottimizzare il costo orario delle macchine e offrire un servizio migliore al cliente.

Gli studenti vengono coinvolti con un confronto sui criteri di valutazione di un cv e sugli aspetti da tenere in considerazione nel redigerne uno. La discussione verte poi sull’automatizzazione del lavoro e di come questa potrebbe svilupparsi negli anni a venire.

La visita si conclude con l’analisi di documenti d’epoca e foto antiche di Molfetta.

Il passato serve per non dimenticare e per non ripetere gli stessi errori e in occasione della giornata delle vittime delle mafie e di quella della poesia  sono stati pronunciati questi versi “IN MEMORIA DEL SINDACO CARNICELLA”

E’ accaduto a Molfetta, tanti anni fa:

Cristoforo Brattoli,

al servizio della locale criminalità,

in una calda giornata estiva

con un colpo di fucile a canne mozze puniva

il sindaco Carnicella Gianni,

persona onesta, trasparente, pulita

di soli 43 anni.

Il suo autista, pronto al soccorso, fu minacciato:

“Il sindaco doveva morire dissanguato!”.

Un mancato concerto fu il pretesto.

Ma l’efferato gesto,

cadde nell’oblio troppo presto.

Se l’animo di molti ha peccato di levità

a noi tocca restituire al sindaco dignità.

Ci batteremo affinché rimanga nella storia,

impresso perpetuamente nella nostra memoria.

Questo progetto è stato seguito dalla professoressa Emilia de Ceglia.

Anche gli studenti del classico hanno preso parte  il  21 marzo – giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie e giornata mondiale della poesia.

È Renata Fonte la vittima “adottata” dagli alunni del Liceo Classico che hanno partecipato ieri a Bari alla marcia in occasione della Giornata della Memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti di mafia. organizzata da Libera. Il suo nome e la sua foto sulla mano gialla, oggetto simbolo della giornata, e una poesia, scritta da un gruppo di alunni di V A, che hanno lavorato per la concomitante Giornata mondiale della poesia proprio sulle biografie delle vittime di mafia pugliesi. Un modo per coinvolgere tutta la comunità scolastica su un tema così importante come quello della legalità e con una pluralità di mezzi e strumenti espressivi. Gli alunni del Classico, assieme a tanti altri ragazzi, ai rappresentanti delle istituzioni, delle associazioni e ai famigliari di alcune vittime della criminalità in Puglia hanno attraversato Bari, dallo stadio della Vittoria fino alla chiusura in piazza Prefettura. Un momento di crescita, di partecipazione e anche si informazione, soprattutto nel Laboratorio pomeridiano. Quello scelto dagli studenti del Classico: Geografia e mappe della criminalità pugliese: chi sono, dove sono, cosa fanno. Questa volta ha condiviso il momento formativo il prof. Emmanuele Colonna.

La Scuola è ormai vita e non ha più confini.

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