MOLFETTA: IL “RIFIUTO” DELLE REGOLE

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Molfetta. Avendo appreso dalle cronache locali dell’ investimento del comandante dei vigili urbani Gadaleta, nell’atto di fermare e sanzionare un mezzo carico di rifiuti di varia provenienza, non possiamo che unirci a quanti si sono espressi in questi giorni nello stigmatizzare il grave episodio.

Ci sembra, peraltro, che lo stesso non sia che la ‘naturale’ conseguenza di un dibattito sul tema dei rifiuti (e, in particolare, sulla raccolta porta a porta) diventato terreno di una guerra di religione, più che una discussione sulla reale condizione emergenziale in cui versa la regione Puglia.

Va detto che, ignorando lo stato dei fatti e la possibilità di godere di soluzioni future altrove ormai consolidate, molti rappresentanti della politica locale, anche in vista delle prossime elezioni amministrative, continuano ad alimentare scetticismi e paure senza fondamento.

Certo, non vanno sottaciute le difficoltà nello spiegare ai cittadini le motivazioni e le opportunità che hanno portato a questa scelta, ma nulla può giustificare questa deriva, figlia anche del mancato sanzionamento di chi si è reso e si rende responsabile di comportamenti scorretti e di un generale lassismo istituzionale che ha tollerato queste situazioni.

Ci sembra opportuno, quindi, nel fare i nostri auguri di pronta guarigione al comandante Gadaleta, ribadire la necessità che i controlli diventino puntuali perché sul porta a porta non si può e non si deve tornare indietro.

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