MOLFETTA. A TU PER TU CON ANTONIO MAGARELLI DIRETTORE CAPPELLA CORRADIANA

MANGANELLI
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Molfetta. Quando il sacrificio, la dedizione e lo studio si uniscono naturalmente a doti artistiche e alla professionalità, si raggiungono sublimi risultati esaltati ancora di più da un luogo magico, quale è il Duomo di Molfetta.

Stiamo parlando dello splendido e raffinato concerto proposto dalla Cappella Musicale Corradiana in occasione del decimo anniversario della sua fondazione promosso nell’ ambito dei festeggiamenti in onore di San Corrado, patrono della diocesi.

Compostezza, raffinatezza nei gesti e negli abiti, sobrietà, hanno fatto rivivere una atmosfera antica nel senso più nobile del termine insieme naturalmente al repertorio scelto.

I solisti, accompagnati dal coro, hanno regalato emozioni uniche anche grazie alla perfetta acustica della chiesa che, con la sua compostezza ed elementi lapidei monocromatici, si sposa perfettamente a certe esibizioni.

Il maestro Antonio Magarelli, con i suoi gesti eleganti nella direzione, sembrava accarezzare l’ aria, compiendo evoluzioni lievissime che accompagnavano l’ esecuzione musicale del coro.

L’ organista Gaetano Magarelli con il suo strumento ha regalato dolcissime melodie ringraziando tutti i componenti del coro per il sacrificio costante compiuto durante tutto il periodo per le prove a cui si sottopongono con assiduità in quanto provengono anche da paesi limitrofi.

Durante la serata sono state proposte musiche di Vivaldi, Stradella, Bach, Mozart, Mascagni , Mercadante Rossini e Bartolucci. Ogni esecuzione tratta dal repertorio sacro, con particolare interesse per quello rinascimentale e barocco è stata sottolineata da calorosi applausi di un pubblico molto attento e partecipe.

La Cappella Musicale Corradiana è anche molto conosciuta fuori dai confini locali perché innumerevoli sono i suoi concerti proposti in tutta Italia e la partecipazione ad eventi nazionali di alto spessore.

A conclusione della serata carica di intense emozioni, il parroco del Duomo don Vito Bufi ha voluto ringraziare gli interpreti per le emozioni regalate sottolineate anche dal fatto che l’ esecuzione è stata ulteriormente impreziosita dal busto di San Corrado intronizzato al centro della Chiesa che ha fatto da sfondo al coro.

A margine del concerto abbiamo raggiunto il direttore musicale della Cappella Corradiana che ci ha illustrato il suo lavoro e la storia di questa prestigiosa realtà.

“La Cappella Musicale Corradiana è una delle realtà musicali italiane che da dieci anni opera sul territorio nazionale ed internazionale. Il concerto tenutosi nel Duomo di Molfetta il 6 luglio 2017, in honorem Sancti Conradi , apre i festeggiamenti del nostro decennale. Abbiamo impostato il nostro lavoro sulla ricerca musicale e sullo studio del repertorio compreso tra i secoli XVI e XVIII, approfondendo aspetti quali la vocalità e la prassi esecutiva. Il coro lavora tutto l’anno con due incontri settimanali serali, a prescindere dal numero di impegni. Inoltre, è affiancato da un preparatore vocale, il soprano Annamaria Bellocchio, che si occupa di garantire un buon livello anche sotto l’aspetto tecnico.

Nel corso di questi anni abbiamo realizzato molti progetti, tra cui mi piace menzionare l’incisione di un disco dedicato ad un maestro di cappella della seconda del Settecento: Vito Antonio Raffaele Cozzoli; si tratta della Passio Domini Nostri Iesu Christi secundum Ioannem, un oratorio per soli, coro e orchestra, registrato con l’etichetta Digressione Music.

Nel 2015 siamo stati ospiti del Maldon Festival in Inghilterra, esportando, per l’occasione, musica di autori molfettesi del Settecento napoletano. Da diversi anni siamo ospiti del festival Anima Mea per il quale, quest’anno in particolare, eseguiremo un repertorio dedicato a J.S. Bach, con l’esecuzione della Messa Luterana in sol minore e della cantata per soprano Ich bin vergnügt mit meinem Glüke BWV 84, ricorrendo i cinquecento anni della riforma luterana.

Sin dalla sua fondazione la Cappella Musicale Corradiana, su invito del Capitolo Cattedrale di Molfetta e del suo Maestro di Cappella, anima la liturgia durante i solenni Pontificali. Auspichiamo di continuare il nostro lavoro musicale con la stessa tenacia per tanti anni ancora, confidando sempre sui nostri artisti. Speriamo che nel prossimo futuro anche le amministrazioni locali, enti e quanti vogliono sostenerci, pongano la loro attenzione verso la nostra attività musicale, finora basatasi, in gran parte, soltanto sulla nostra buona volontà e sull’amore che nutriamo per la musica. A tal proposito mi viene in mente uno slogan che da qualche parte leggevo tempo fa: “adotta un corista”. Magari a qualcuno, leggendo queste parole, potrebbe venire in mente di “adottarci”, ci consentirebbe di proseguire con il nostro lavoro ed ampliare, in particolar modo, la ricerca musicale per la valorizzazione del nostro territorio. Ringrazio “Il Fatto” per questo spazio dedicatoci e per la sua attenzione.” Antonio Magarelli, direttore musicale.

Foto Giuseppe Clemente

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