MOLFETTA. IL CASO. BEPI MARALFA SUI CANTIERI DI SERVIZIO E POVERTA’

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Molfetta. “Tornato al duro lavoro dell’Avvocatura, non scrivo da giorni. Ma oggi mi va di raccontare qualcosa che del malfunzionamento della Pubblica Amministrazione rappresenta l’emblema. Nel 2014 entrava in vigore la misura antipovertà denominata “Cantieri di Servizio”, una misura di inclusione sociale che poneva i percettori di contributi comunali di non riceverli più senza nulla dare, senza nulla fare. Ideai quella storia delle pettorine gialle, donne dinanzi alle scuole o nei parchi, uomini a pitturare, pulire le spiagge e fare guardiania alle villette. Lanciammo un bando pubblico per la verifica delle condizioni di reale disagio economico sociale. Ogni anno il bando veniva ripubblicato, e così via. Al tempo dell’ultimo avviso pubblico, una giovane madre con tanti figli a carico presentò la domanda in leggero ritardo. Voi donne, sapete bene come funziona, quando una mamma bada ai cuccioli e versa in una situazione di precarietà economica non ė che ha sempre il tempo di fare tutto. Ma cosa volete che sia una domandina fatta in leggero ritardo. Ebbene gli uffici della socialità, chi si dedica per lavoro a quella misura inclusiva, respingono la domanda della giovane madre a nulla valendo i pianti per tentare di spiegare che con la prole a carico, anche di tenerissima età, una svista ci può pure stare. Ma che vogliamo che sia una domandina in ritardo. Le condizioni di povertà d’altronde sussistono e quella mamma merita di vestire la pettorina gialla. Passa il tempo e niente. Si prova e riprova a convincere chi di competenza ma niente. Il Commissario niente. Anzi, prima di andare via proroga la misura nel senso che potranno vestire le pettorine gialle solo coloro i quali le indossavano già, tutti gli altri no. In sostanza chi era povero ha un aiuto ma chi lo ė diventato o ha sforato il termine (come la giovane madre) resta a secco. Insomma da medaglia d’oro per il rispetto dei principi costituzionali di uguaglianza e buon andamento della Pubblica Amministrazione. Ricordate funzionari comunali di settore, voi che percepite stipendi mensili ALTISSIMI con indennità etc etc etc che annualmente vi fanno raccimolare un gruzzolo notevole, che le forme e le norme importanti da rispettare non sono quelle stupide stoviglie da cucina che invocate come paradigmi di alta legalità, ma sono quelle del buon senso, della sensibilità della capacità di risolvere. Purché non si facciano favori, non ci si mettano soldi in tasca e non si facciano due pesi, due misure. Riammettete ai Cantieri di servizio la giovane madre, non fosse altro che per la necessità assoluta di utilizzare quei pochi spiccioli per sfamare i piccoli. Oppure vergognatevi di esercitare la pubblica funzione, giacché in alcuni casi negare per causa apparente di presunte violazioni di formalità idiote ė molto più grave che elargire.

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