MOLFETTA. LEO MUROLO SUL NUOVO PORTO ‘SERVIRANNO ALTRE OPERE DI DRAGAGGIO’

porto molfetta
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Molfetta. L’ Ingegnere navale molfettese Leo Murolo, grande esperto di progettazione di navi e porti, esprime ancora una volta il suo parere sulle condizioni del porto di Molfetta, dando modo di riflettere sulla situazione.

“In molti si chiedono se l’attuale profondità, del nuovo porto commerciale, consentirà l’ormeggio di grandi navi, oppure sara’ necessario eseguire un’ulteriore opera di dragaggio. Diciamo subito che i fattori idrografici di un porto, sono soggetti a molte altre considerazioni, che non sono quelle meramente inerenti alle dimensioni delle navi. Tuttavia è ovvio che un porto poco profondo, deve rassegnarsi a servire navi non a pieno carico, oppure di piccolo cabotaggio. Certamente questa importante limitazione, inficia nel successo dell’infrastruttura.

Ad esempio, se pensiamo alle navi portacontainers, ci rendiamo subito conto dell’inadeguatezza del fondale presente nel bacino. Mentre se intercettassimo il traffico RoRo ( traghetti trasporto auto/camion ), potremmo certamente dire che il fondale è al limite, per questa tipologia di navi.

Di fatto, le batimetriche presenti nelle aree prospicienti le nuove banchine , consentono l’idoneità all’ormeggio, alle soli navi da carico di piccolo-medio cabotaggio. E’ questo e’ un serio vincolo da eliminare. Ricordiamo che la morfologia dei fondali del nostro porto, si e’ notevolmente modificata a causa delle mareggiate e della mancata messa in sicurezza.

Quindi per garantire la polifunzionalità, ed il successo del futuro porto commerciale, si dovrà procedere ad un’ulteriore opera di dragaggio, che gli consenta batimetriche adeguate alla ricezione di diversi tipi di navi, quindi di traffico merci”.

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