MOLFETTA. A TU PER TU CON LEONARDO SCARDIGNO,GENERAL MANAGER DELLA PAVIMARO PALLACANESTRO MOLFETTA

atupertu121017
Shares

Molfetta. Molfetta. Abbiamo voluto incontrare Leonardo Scardigno, General manager della Pavimaro Pallacanestro Molfetta per farci raccontare la sua nuova avventura.

Dalla pallavolo alla pallacanestro, sempre di palla si tratta, ma due sport completamente diversi. Come è maturata l’idea?

Beh si è vero, sono due sport completamente diversi, in quanto il basket è più di contatto rispetto alla pallavolo e quindi per certi versi può risultare più affascinante.

L’idea è maturata in maniera assolutamente naturale, nel senso che non avendo più la necessità della mia figura la squadra di volley, ho cercato di capire cosa volessi fare.

Inizialmente avevo pensato di fermarmi per un anno al max 2, per poi ricominciare con nuovi stimoli e magari in un altro ambiente; poi la scintilla è scoccata il giorno in cui al palapoli ho assistito alla gara amichevole tra S.Severo e Brindisi. E’ stato come un colpo di fulmine, anche se era un fulmine che già conoscevo; Sono uscito dal Palazzetto con l’idea che dovessi fare qualcosa per riportare il grande basket a Molfetta ed ho iniziato a lavorare ad un progetto per il prossimo anno. A quel punto quando stavo pensando di condividerlo con altri imprenditori e soci, dal Presidente della Pallacanestro Molfetta, Nicola Solimini, che ringrazio pubblicamente unitamente ai restanti dirigenti, è arrivata la proposta di ricoprire il ruolo di General Manager nella Pavimaro Pallacanestro Molfetta.

Questa proposta mi ha subito entusiasmato perché lavorare per vincere sul campo è sempre più entusiasmante che portare una società da altre città.

A quel punto non ci ho pensato molto ed ho subito accettato, ovviamente dopo averlo comunicato ai vertici della pallavolo Molfetta, che voglio ringraziare per l’esperienza che mi hanno permesso di fare;

Da chi sei affiancato e quale è il clima che si respira?

La società è ben organizzata e chi mi affianca ha entusiasmo e voglia di fare bene. E’ un mix di uomini di esperienza e giovani vogliosi di fare il salto di qualità.

Il segreto per lavorare bene, sta nel dare il giusto spazio a tutti ascoltandoli e condividendo le idee, rendendoli responsabili delle proprie attività, ma sempre pronto ad intervenire per la risoluzione delle diverse problematiche.

La società è strutturata con la segreteria, insomma ci sono tutti i presupposti per fare bene ed intraprendere un lungo percorso insieme.

Credo che questo faccia ben comprendere il clima e l’aria che si respira, è di grande entusiasmo e positività, visto l’ambiente sano, un gruppo ben affiatato, malgrado degli innesti sia in ambito tecnico che dirigenziale.

Come è stato accolto il tuo passaggio a Molfetta ad un altro sport?

La società che ringrazio sinceramente mi ha accolto con grande apprezzamento ed entusiasmo sia per la mia persona che per il bagaglio di esperienza che mi porto dietro facendomi sentire come fossi con loro da anni, la città, ovviamente, essendo particolare, come in tutte le circostanze si divide, ed in particolar modo chi è sportivo come me.

C’è chi si è complimentato con sincerità e chi lo ha fatto per poi girare l’angolo e criticarmi in tutte le salse. Ho apprezzato chi mi ha detto chiaramente quello che pensava e con cui ho chiarito subito la mia posizione, ma non ho apprezzato chi per invidia o per il gusto di sparlare o perché ambivano ad avermi tra le loro fila, non si sono trattenuti da criticarmi senza conoscere le motivazioni della mia scelta. Purtroppo a queste situazioni sono abituato ed onestamente non me ne curo perché a volte sarebbe proficuo, per se stessi, adottare un atteggiamento di autocritica piuttosto che di critica verso gli altri.

Ma questa è una storia che onestamente non cambia il mio modo di essere ed operare nei contesti in cui vengo chiamato e che poco mi interessa.

Oggi la mia società è la Pavimaro Pallacanestro Molfetta e chi mi conosce sa quanto mi lego e quanto lotto per fare crescere la realtà in cui opero.

Ci presenti la tua squadra e i suoi obiettivi?

La squadra, come detto prima per la Dirigenza, è un mix di atleti esperti e giovani rampanti.

Partendo dallo staff tecnico, abbiamo il Coach Ragno che ha fatto bene negli anni scorsi e che sicuramente crescerà insieme al gruppo e magari a qualche consiglio che gli sarà dato; Ha voglia di fare bene e noi lo aiuteremo nella gestione del gruppo e delle situazioni che man mano capiteranno lungo la stagione. A lui si affiancano gli assistant coach De Carlo ( esperto di questi campionati) e Camporeale (giovane ma voglioso), oltre che il preparatore Atletico De Gennaro, con cui ho lavorato negli scorsi anni e che conosco benissimo.

Passiamo ora agli atleti, che in alcuni casi ho ritrovato piacevolmente, e parlo proprio del Capitano Maggi, il pivot Leoncavallo e l’ala Altamura. Loro insieme alle piacevoli scoperte di liso e dell’intraprendente Spadavecchia, sono i giocatori più esperti e che sicuramente daranno manforte ai giovani Azzollini, Petruzzella, Binetti, Gadaleta, Totagiancaspro e Murolo che è rientrato dopo una piccola parentesi nell’altra società molfettese.

Insomma un gruppo che può far bene e che sicuramente dirà la sua in questo campionato.

Per quanto concerne gli obiettivi ti posso dire che non amo esternarli, ma non perché ne ho timore ma solo perché per chi mi conosce sa quanto sono scaramantico e di conseguenza evito.

Ti posso solo dire che in società gli obiettivi si conoscono e sono ben chiari.

Sicuramente posso dirti che l’intento è arrivare tra le prime 3 posizioni.

E quali sono i tuoi?

I miei obiettivi sono semplici e chiari, fare bene per la Pavimaro Pallacanestro Molfetta riportando nella mia amata città la categoria che merita.

Shares

ULTIME NOTIZIE

SEGNALAZIONI

NEWSLETTER

CRONACA

×