MOLFETTA. DURO SFOGO DI UNA CITTADINA MOLFETTESE IN MERITO ALLA QUESTIONE MURAGLIA

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Molfetta. Così scrive in un post su Facebook la molfettese Teresa Racanati in merito ad un episodio, a dir poco spiacevole, capitatole.

Il suo scritto ha suscitato una vivace discussione e diverse condivisioni

E quindi la #muraglia è diventata proprietà privata.

Stasera i vigili urbani, hanno preso le mie generalità e quelle della mia amica Patrizia, perché eravamo alle 20:55, sulla muraglia, a chiacchierare camminando, salvo poi sederci dieci minuti.

I vigili, sono stati chiamati da un residente, che in maniera veemente e con fare aggressivo e minaccioso, oltre che con linguaggio volgare, ci ha aggredite con parole irripetibili, arrivando persino a spintonare la mia amica.

Ovviamente, è tutto documentato.

Morale della favola, sulla muraglia si può stare il tempo di una visita (della durata che decide il signor padrone della muraglia), non si può bere, fumare (mentre lui e il suo sigaro possono impuzzolire il luogo liberamente), né parlare ad alta voce, noi non stavamo comunque facendo nessuna di queste cose. A noi prese le generalità, a lui niente, licenza di fare e dire quello che gli pare, con due vigili che ove chiamati, corrono a far rispettare l’ordinanza sindacale.

“…alla base della decisione c’è la necessità – si legge nell’ordinanza – di “prevenire ed eliminare gravi pericoli che minacciano la sicurezza urbana e l’incolumità pubblica”, di tutelare il patrimonio pubblico e di ridurre comportamenti che influenzino i flussi turistici

Questa ordinanza rappresenta una grande ingiustizia per la comunità e premia solo l’arroganza e la prepotenza, per non dire altro.

Giudicate voi”.

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