MOLFETTA. CONFERENZA DEL PANATHLON NELLA FABBRICA DI SAN DOMENICO “100 ANNI DI CALCIO A MOLFETTA”. UNA SERATA CON PRESTIGIOSI RELATORI E RICCA DI SPUNTI

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Molfetta. A distanza di un mese dalla chiusura nella Sala dei Templari della bella Mostra “Una città nel pallone” curata dai fratelli Gianni e Franco Pansini, sì è svolta nella Sala Finocchiaro della Fabbrica di San Domenico la conferenza “100 ANNI DI CALCIO A MOLFETTA: BILANCI E PROSPETTIVE”.

A prendere l’iniziativa per ricordare l’evento storico, ma anche per ricercare una base comune di ripartenza per le società di calcio locale, è stato il Panathlon Club Molfetta nella sua incessante attività promozionale culturale e sportiva.

L’evento, ideato ed organizzato dall’associazione molfettese prendendo spunto dalla ricorrenza del centenario e sulla base anche dei forti legami del movimento panathletico locale con il mondo del calcio, è stato inserito nell’ambito delle iniziative per la Settimana Europea dello Sport – EwoS 2017, volta a promuovere la partecipazione sportiva e l’attività fisica nei Paesi membri dell’Unione Europea,,e per il Quarantennale della Fondazione.

Infatti il Panathlon, fondato il 26 dicembre 1976 nella storica sede della Sezione AIA – FIGC in Corso Dante n. 35, ha avuto ed ha tuttora numerosi dirigenti, allenatori, arbitri, calciatori: quindi aveva tutte le carte in regola per organizzare al meglio l’evento, dando anche risalto proprio alla Sezione AIA – FIGC Paolo Poli costituita a Molfetta nel lontano 1934.

Ed eccezionale è stato il parterre dei relatori che ha aderito al progetto del Panathlon: a partire dal Dott. Angelo Giliberto (Presidente Regionale CONI Puglia), per proseguire con il Dott. Vito Roberto Tisci (Presidente Regionale FIGC – LND e Presidente Nazionale Settore Giovanile e Scolastico FIGC), con il Dott. Antonio de Leo (Presidente AIA FIGC Sezione Paolo Poli Molfetta),con il Sig. Franco Pansini (Curatore Mostra storica “Una città nel pallone” e già Direttore Generale Molfetta Sportiva),e con l’Ins. Nicolò de Robertis (Past President Panathlon Club Molfetta e già Segretario Molfetta Sportiva).

Come testimonial erano presenti i soci del Club che hanno svolto o svolgono attività calcistica: Rag. Sergio Gervasio (già centravanti Molfetta Sportiva), Sig., Prof. Giambattista Porta (già trequartista US Bisceglie Calcio), Dott. Angelantonio de Palma (arbitro benemerito AIA FIGC), Rag. Antonio Iovino (arbitro benemerito AIA FIGC), Prof. Giovanni Paparella (arbitro AIA FIGC), Dott. Saverio Bufi (dirigente ASD Molfetta Calcio), mentre suo malgrado ha dovuto dare forfait il socio Michele Salvemini (già portiere Molfetta Sportiva), colpito da un malore qualche giorno prima.

A rappresentare l’Amministrazione Comunale è intervenuto l’Avv. Mariano Caputo, Assessore ai Lavori Pubblici, mentre il Panathlon International era rappresentato dall’Avv. Oronzo Amato, Consigliere Mondiale.

Davvero pochi i rappresentanti accreditati delle società sportive, ed in particolare di quelle calcistiche: segno evidente che a molte interessa solo coltivare il proprio orticello e solo l’aspetto agonistico dell’attività sportiva! Riconosciuti tra i presidenti presenti il Rag. Gigino de Lillo, storico Presidente dell’Olimpia Club (atletica leggera), l’Avv. Nicola Spadavecchia (Virtus Molfetta), Leonardo Roselli (CESG).

Presente invece il Cav. Nicola Campo, attualmente Presidente della Pro Loco di Molfetta, ma con un passato di Assessore Comunale allo Sport oltre che di dirigente sportivo multidisciplinare tra cui la Segreteria della Molfetta Sportiva di calcio negli anni sessanta. Presenti anche diversi rappresentanti delle testate giornalistiche locali.

La serata, iniziata con l’esecuzione dell’inno olimpico, dell’inno europeo e dell’inno nazionale, è proseguita con i saluti di rito e con il ricordo personale del Presidente Fondatore ed Onorario Dott. Antonio Giancaspro, Stella d’Oro CONI al Merito Sportivo, tracciato dal Presidente del Panathlon Dott. Domenico Valente., seguito dall’osservanza di un minuto di raccoglimento.

Poi l’inizio della conferenza con Franco Pansini che, dapprima ha illustrato come è nata con il fratello Gianni Pansini l’idea di organizzare la Mostra sui 100 anni di calcio a Molfetta, preceduta dalla pubblicazione del libro “Olio, petrolio, benzina e minerale….” sul periodo d’oro della Molfetta Sportiva degli anni 40/50 e dalla pubblicazione nel 2016 del Calendario “Verso il Centenario”.

“La Mostra, realizzata con il patrocinio dell’Associazione Molfettesi nel Mondo e del Comune di Molfetta, ha richiesto un grosso lavoro durato quasi tre anni, con la raccolta di circa 500 foto, con ricerche presso archivi e con molteplici contatti telefonici per documentare un’intero secolo di storia. Inevitabile qualche nostra dimenticanza nel non aver menzionato o ricordato altri protagonisti. Ci rimettiamo alla loro amichevole indulgenza”.

In conclusione, Franco Pansini, ha illustrato con una carrellata di immagini i momenti più rappresentativi del dvd “Momenti di gloria in Biancorossso” realizzato in collaborazione con il fratello Gianni.

A seguire, l’intervento dell’Assessore ai Lavori Pubblici Avv. Mariano Caputo, in rappresentanza del Sindaco con delega anche allo Sport Tommaso Minervini. “Ci tenevamo ad essere presenti a questo evento che vuole presentare la storia del calcio molfettese. Ho visitato anch’io la Mostra che ha lasciato un capolavoro alla città. Lo sport è vita, è passione, è inclusione, è amicizia. L’Amministrazione è molto vicina al Panathlon ed intende prestare la massima attenzione allo sport: uno dei primi atti è stato rappresentato dalla consegna dei lavori di ristrutturazione del Paolo Poli”.

All’intervento dell’Assessore Caputo, allontanatosi subito dopo, perché impegnato in una riunione del gruppo di maggioranza ha fatto seguito l’Ins. Nicolò de Robertis, riprendendo la storia del calcio molfettese dagli anni sessanta / settanta “in cui il nucleo essenziale dei calciatori proveniva dai ranghi dell’Oratorio salesiano. Poi c’è stato il buio, fino a quando è subentrato Sandrino Fiore; poi dopo di lui, Lillino di Gioia e Raffaele Belgiovine, che alla fine del suo ciclo di impegno, trovò un signore di Trani il quale prese la società ed incassò tutti i premi di preparazione dei giovani ed i contributi previdenziali. Mi sono chiesto e vi chiedo se nel terzo millennio è possibile fare il calcio a Molfetta. La risposta è che si può fare: ci vuole però buona volontà, applicazione e presenza”.

All’accorato appello di de Robertis ha fatto seguito l’intervento del Dott. Vito Tisci, Presidente Regionale della FIGC, panathleta da oltre 25 anni del Club di Bari che purtroppo oggi è inattivo, tanto da aver chiesto a Valente di entrare a far parte del vostro Club a Molfetta. Entrando nel merito del tema della serata, rispondo alla domanda di de Robertis se è possibile fare calcio a Molfetta nel terzo millennio: credo proprio di sì perché ci sono tanti giovani che chiedono di giocare a calcio. E’ importante però una sinergia nel territorio tra società, imprenditori ed Amministrazione Comunale. Credo che oggi ci possa essere una forte speranza per il futuro perché c’è una società che sta cercando di rilanciare il calcio a Molfetta. Auguro alla città che possano ritornare i bei tempi ed organizzare eventi nazionali”.

Dopo aver sottolineato che senza le regole e gli arbitri non ci sarebbe alcuna disciplina sportiva ed il calcio in particolare Valente ha ceduto la parola al Dott. Antonio de Leo, Presidente della Sezione AIA-FIGC Paolo Poli.

“Negli ultimi 46 anni la storia arbitrale di Molfetta ha prodotto innumerevoli arbitri di qualità dalla Serie A all’ultima categoria. Se però incomincio a guardare dietro i famosi numeri, mi rendo conto che mentre prima per noi fare sport era qualche cosa di normale, lo facevamo per strada, negli ultimi anni lo sport è diventato qualcosa che io chiamo da salotto, da poltrona. Lo sport si fa con la testa, con i piedi, con il cuore, con il sudore, con la volontà, non stando seduti con le mani su una volgare play station. Sono molto perplesso sul terzo millennio: se consideriamo che negli ultimi tempi la scuola ha totalmente abdicato nella formazione sportiva dei giovani, se consideriamo che i giovani sono poco propensi al sacrificio ed al sudore, se consideriamo che prima i ragazzi venivano da noi mentre adesso siamo noi ad andare a cercarli, se consideriamo che prima bisognava solo insegnare il regolamento mentre adesso bisogna dirgli che per arbitrare un incontro bisogna correre!

Ci può stare il calcio a Molfetta? Non ritengo che sia tanto semplice la rinascita del calcio a Molfetta e non credo che si possa farlo rinascere solo con l’aiuto dei professionisti, degli industriali o dell’Amministrazione Comunale: ritengo che bisogna fare una bella ricerca culturale, le cose vanno cambiate altrimenti non si risale”.

Terminato l’intervento del Dott. de Leo, il Presidente Valente ha passato la parola al Dott. Angelo Giliberto, da pochi mesi Presidente Regionale del CONI, ma con un’esperienza dirigenziale ultraventennale ai vertici della FIDAL.

“Ringrazio il Panathlon perché se non facciamo cultura non andiamo da nessuna parte. Sono possibilista: le cose, se vogliamo farle, possiamo farle, dobbiamo farle a partire dalla scuola che è il serbatoio giovanile. Questa Amministrazione Comunale vuole portare i cittadini di Molfetta attraverso una pista ciclabile nei siti sportivi. Il CONI ha partecipato con entusiasmo a questo progetto, ma ha anche chiesto di investire di più nella ristrutturazione degli impianti sportivi esistenti. Non dimentichiamo che non è sparito solo il calcio ma anche la pallavolo, il nuoto, l’atletica leggera. Si devono anche ottimizzare i costi prendendo spunto dal Paolo Poli. Bisogna fare la politica dei piccoli passi. Oggi il problema è di fare cultura sportiva nelle scuole e cerchiamo di far inserire più ore di educazione fisica: dobbiamo stare al passo con i tempi e dobbiamo guardare non al terzo ma al quarto millennio. Se il bambino nasce con la cultura dello sport e trova dirigenti capaci, fa sport. Dobbiamo puntare su tre settori: scuola, famiglia e chiesa.”

Concluso l’intervento del Dott. Giliberto, il Presidente Valente ha chiamato in causa l’Avv. Oronzo Amato, Consigliere Mondiale del Panathlon International.

“Il Panathlon è una piccola parte nel mondo dello sport che si preoccupa dell’etica e dell’educazione nella scuola. Il problema è capire se le famiglie, se i giovani, se i dirigenti sportivi sono in condizione di recepire queste espressioni semplici: fair play, cultura, scuola. Sentiamo spesso dire che lo sport è di tutti, ma è veramente per tutti? Se parliamo di sport di elìte e di sport minori, allora lo sport non è di tutti. Chiediamoci quante Amministrazioni comunali, almeno nel Meridione, hanno aderito alla Settimana Europea dello Sport: questo è l’indice della cultura sportiva delle pubbliche amministrazioni. Nessuno sa che si possono attingere finanziamenti per lo sport anche a livello europeo. Abbiamo fatto di tutto per Molfetta Città Europea dello Sport: la caduta dell’amministrazione e il commissariamento hanno impedito alla città di Molfetta di brillare. Oggi deve riprendere il suo cammino e diventare città europea dello sport: che non significa avere un pezzo di carta che lo attesta, ma significa stare al passo con i tempi. Il Panathlon è a disposizione del CONI regionale per portare insieme la cultura dello sport nella scuola, tra i dirigenti sportivi e tra gli amministratori comunali allo sport ed è anche a disposizione per l’organizzazione di convegni affinchè si possa parlare di sport.”

Infine, intervento del Cav. Nicola Campo, il quale tra l’altro ha sottolineato che era stata messa in risalto l’attività di una sola società di calcio, cioè la Molfetta Sportiva, e solo di alcuni periodi: ma questo era stato evidenziato dallo stesso Pansini che ha fatto solo una breve carrellata della storia calcistica molfettese, anche in relazione alla collaborazione ricevuta nella raccolta della documentazione.

Poi la rituale consegna di targa ricordo dell’evento e del guidoncino del Club ai relatori ed in chiusura l’altrettanto rituale tocco di campana! Il tutto immortalato dal servizio dello Studio fotografico di Antonio e Christian d’Agostino di Molfetta.

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