MolFest, LE PAROLE D’ELOGIO E I RINGRAZIAMENTI DEL SINDACO MINERVINI SULLA 1°EDIZIONE DEL FESTIVAL
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Molfetta. Torna a Molfetta ad incontrare “ Le amiche delle amiche” un grande firma del giornalismo e uno scrittore di fama. Stiamo parlando di Magdi Allam, ospite nuovamente in città, dopo l’ incontro di febbraio in cui aveva presentato il suo libro “ Io e Oriana”.
L’appuntamento con Magdi Allam e la presentazione del suo libro “Maometto e il suo Allah” si terrà giovedi 02 Novembre alle ore 18.30 presso la sala conferenze San Domenico. Intanto presso l’associazione di volontariato “I Templari” sita in via Paolo Poli 5/A è in corso la prevendita del libro.
Magdi Allam, giornalista, dottore in sociologia, originario del Cairo. Per volontà della madre, studia in un collegio cattolico italiano della sua città e consegue la licenza liceale in una scuola salesiana. Impara un ottimo italiano ed acquista familiarità con la cultura italiana e occidentale. A vent’anni decide di emigrare in Italia per finire gli studi; si iscrive e si laurea in sociologia all’Università “La Sapienza” di Roma, dove tiene corsi e seminari sulla cultura e la società nell’Islam. Magdi Allam, sposa un’italiana cattolica nel 1980 e nel 1987 ottiene la cittadinanza italiana, si dichiara musulmano laico ed è convinto che sia necessario trovare una via di pacificazione fra le varie culture e religioni. Vanta collaborazioni con il “Il Manifesto” e “La Repubblica”, editorialista e vicedirettore del “Corriere della Sera”… Per alcuni è un modello di musulmano moderato e di arabo perfettamente integrato nel mondo, per altri è considerato un personaggio inattendibile che diffonde odio e sospetti. Nei suoi libri e nei suoi articoli, si occupa di religione islamica e di integralismo, cercando di sensibilizzare i lettori al problema del terrorismo derivante dalle Guerre Sante. “Io e Oriana” raccoglie tutta l’eredità intellettuale e spirituale a dieci anni dalla scomparsa della giornalista.
Magdi Allam presenterà quindi l’ultima sua fatica letteraria “Maometto e il suo Allah”, in cui si racconta la vita di Maometto.
Magdi Allam scrive un racconto sconvolgente rivolto a una maggioranza, anche di musulmani, che non sa nulla del fondatore dell’islam o ne ha un’immagine mistificata. I fatti descritti sono conformi a quanto è riportato nei testi ufficiali e, proprio perché i fatti corrispondono a quelli che sarebbero accaduti secondo Maometto, non sono da considerarsi veritieri di per sé. Non è pertanto un testo oggettivo sulla vita di Maometto, bensì la rappresentazione della vita di Maometto secondo Maometto. Ci sono fatti realmente accaduti che si sovrappongono alla visione di una realtà inverosimile, talvolta sognata e inventata, spesso manipolata spregiudicatamente per accreditare la sua superiorità sull’insieme dell’umanità quale “Messaggero di Allah”.
Nel suo insieme sembra di leggere un romanzo, eppure è questa la realtà in cui credono i musulmani, che sostanzia la loro fede, che ispira la loro spiritualità, che forgia la loro mente, che determina la loro azione. Di conseguenza, è questa la realtà che condiziona la vita di tutti noi, costretti a subire il terrorismo islamico dei tagliagole, di coloro che sgozzano, decapitano, massacrano e si fanno esplodere; il terrorismo del lavaggio del cervello che trasforma i musulmani in robot dell’odio.
I terroristi e i predicatori islamici si sentono investiti della missione di sottomettere l’intera umanità all’islam, perché determinati a ottemperare letteralmente e integralmente a ciò che Allah prescrive nel Corano e a ciò che ha detto e fatto Maometto.
Ecco perché è corretto affermare che l’islam si fonda anzitutto su Maometto, in quanto l’Allah del Corano è conseguente a Maometto. L’Allah coranico è una creatura di Maometto, non c’era prima di Maometto, non c’è laddove non si creda in Maometto, e cesserà nel momento in cui non si crederà più allo stesso Maometto che lo ha inventato.
Ingresso libero.
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