MOLFETTA. “ IL SALOTTO” OSPITA LINO PATRUNO CHE PARLA DI SUD

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Molfetta. “Il meglio del sud. Attraversare il deserto, superare il divario” di Lino Patruno. Nuovo appuntamento con “Il Salotto” sabato 4 novembre ore 18,30 Museo Diocesano, in via Entica della Chiesa. Modera Felice De Sanctis.

Chi ha detto che il Sud è solo divario col Nord? Perché il temuto deserto del Sud può attendere? Sappiamo che il Sud produce più di interi stati europei? Come mai 500 anni dopo c’è un Galileo Galilei terrone? Conosciamo il Sud in grazia di Dio? Abbiamo mai visitato il Museo degli Orrori contro il Sud? Siamo sicuri che mafia faccia rima con Sud? Qual è il Sud cui conviene restare peggiore Sud? Davvero crediamo che non ci sia anche un peggiore Nord? Cosa spinge sempre più giovani a restare al Sud o a tornarci? Tu non conosci “Il meglio Sud”

Conosciamo meglio l’autore. Chi è Lino Patruno?

Inizia giovanissimo, all’età di 18 anni, a dedicarsi al giornalismo ed alla scrittura. Poi si laurea in economia, con indirizzo sociologico. È sposato e ha una figlia.

Nel 1966 entra nella redazione de “La Gazzetta del Mezzogiorno” di Bari. In data 16 maggio 1973 diventa giornalista professionista.

Dal 1991 è docente alla facoltà di Economia dell’Università di Bari. Insegna prima comunicazione pubblica al Dipartimento Universitario di marketing e comunicazione d’impresa e poi Economia e tecnica della pubblicità al Corso di laurea di Marketing e comunicazione d’impresa. Ricopre la carica di editorialista e direttore della Scuola dell’Ordine dei Giornalisti della Puglia.

l libro che si presenterà è un viaggio in quel Sud migliore che non pensi a se stesso solo come divario col Nord, ma come un’area dalle inaspettate ricchezze poco conosciute agli stessi meridionali.

Un Sud quindi in grado di superare le sue inadempienze e di attraversare il deserto prossimo venturo che l’attuale crisi fa temere, nonostante i danni che continua a subire da gran parte delle politiche economiche nazionali.

Particolare attenzione è rivolta alle imprese giovanili e creative delle start up, i cento nuovi Mosè della traversata del deserto. Così come il fior fiore di cento imprese innovative e i cento ribelli positivi al degrado e all’abbandono.

Tutti uniti nelle Re-esistenze del Sud: giovanile, economica, sociale.

Chi ha detto che il Sud è solo divario col Nord? Perché il temuto deserto del Sud può attendere? Sappiamo che il Sud produce più di interi stati europei? Come mai 500 anni dopo c’è un Galileo Galilei terrone? Conosciamo il Sud in grazia di Dio? Abbiamo mai visitato il Museo degli Orrori contro il Sud? Siamo sicuri che mafia faccia rima con Sud? Qual è il Sud cui conviene restare peggiore Sud? Davvero crediamo che non ci sia anche un peggiore Nord? Cosa spinge sempre più giovani a restare al Sud o a tornarci? Tu non conosci “Il meglio Sud”. Tu non conosci le Resistenze del Sud: la traversata dei cento nuovi Mose, il fior fiore delle cento idee creative, le trincee dei cento ribelli positivi. Questo libro è un viaggio nel giorno buono di un Sud che entra nel futuro del mondo tecnologico partendo dal passato della città di pietra.

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