MOLFETTA. ANNA RITA DE CEGLIA “ MUSA” E IL SUO PRIMO SINGOLO

annarita261017
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Molfetta. Ancora una giovane molfettese cantante emergente.

Questa volta ci occupiamo di Anna Rita de Ceglia, in arte Musa che ha realizzato il suo primo singolo nazionale, prodotto dell’etichetta Rockland Future.

Per lei rappresenta il primo traguardo di una carriera fatta di impegno e sacrifici. Di lei si sono già interessate testate e siti web, ma lei vuole condividere proprio con i suoi concittadini questo risultato, molto significativo per una artista.

Per chi volesse conoscerla meglio ecco qualche nota biografica.
Anna Rita de Ceglia in arte MUSA, cantante di origine pugliese, inizia il suo percorso di studi all’età di 16 anni frequentando l’Accademia Musicale Moderna, perfezionandosi successivamente con il M° Gino Lo Russo Toma, affermato tenore che ha collaborato con artisti di fama internazionale tra i quali spicca il grande soprano Maria Callas.

L’intero percorso formativo le consente di impostare la sua voce in un’estensione da soprano permettendole di eseguire in maniera gradevole gli acuti e i falsetti pur non cantando lirica.

Ma la sua peculiare caratteristica è la poliedricità della timbrica vocale e il modo di gestirla.

Per questo i suoi riferimenti artistici spaziano da Antonella Ruggero – Matia Bazar dell’epoca elettronica fino ad arrivare ad artisti internazionali diversi quali Adele, Evanescence, Cramberries, Bjork ed altri.

La sua impronta originale le ha consentito in questi anni di aggiudicarsi i primi posti in vari concorsi nazionali fino ad arrivare ad un contratto discografico con la neo-etichetta ROCKLAND FUTURE.

I produttori della label discografica si accorgono subito del suo talento artistico durante le audizioni tenutesi lo scorso anno presso gli Studi ADM, in seguito alle quali iniziano a lavorare sinergicamente alla produzione del primo singolo “EDERA”.

Il testo di Edera elabora l’esistenza di problemi quali l’astrazione dal proprio io e la prevaricazione. La soluzione proiettata nel testo, che ricorda a tratti gli antichi salmi ebraico cristiani, o anche gli scritti del poeta sufi Rumi, è il riconoscimento della propria vicinanza al cielo. La scoperta dei “dolci segreti” passa anche per la dolorosa conoscenza di quelli “amari”, preludio alla “morte” delle nostre afflizioni per la “rinascita” su “ali di gabbiani”. Il brano, con atmosfere classiche/elettroniche, si ispira a ritmi tango-futuristici che ricordano quelle dei Gothan Project o dei Matia Bazar del periodo musicale post moderno. Assonanze anche con Battiato, Alice e i Radio Dervish.

Ricordate le bellissime atmosfere etno-elettroniche della grande musica anni ’80 dei Matia Bazar, Battiato, Alice, Mango? Che fine hanno fatto quelle melodie, suoni e fragranze del nostro miglior pop? Per fortuna c’è qualcuno che ha deciso di recuperarle: è MUSA, il nuovo progetto musicale della cantante pugliese Anna Rita de Ceglia, che combina la melodia classica italiana alle grandi atmosfere del pop elettronico degli anni ’80-’90. Edera miscela i ritmi nu-tango dei Gotan Project e dei Matia Bazar elettronici con le sonorità electro-etno-pop mediterranee che fecero la fortuna del Battiato anni ’80, Alice e Mango.Nella voce cogliamo influenze abbastanza diverse tra loro, da Antonella Ruggiero a Dolores O’Riordan (The Cranberries), passando per Amy Lee (Evanescence) e Adele. Con oltre due decadi alle spalle di studio, incisioni e soprattutto concerti (da solista o in gruppi di inediti o cover), la gestione degli acuti e dei falsetti della voce di MUSA è qui del tutto gradevole e senza forzature.

La produzione in studio è ottima: dietro la de Ceglia si nascondono personaggi quali Klaus Veri e Roberto “Rox” Marocchini – entrambi parte degli Oxyde e collaboratori di Fabrice Quagliotti dei Rockets – con Nuccio Cappiello, collaboratore di Piero Cassano (Matia Bazar) e tantissimi altri. Il team di MUSA ricontestualizza al sound dei nostri giorni gli stili e le melodie che resero glorioso il pop italiano negli anni ’80-‘90, ingiustamente seppelliti dalle sabbie del tempo e dimenticati da oltre tre lustri sia dal mainstream che dal panorama indie italiano (Gabbani ci ha vagamente provato con Occidentali’s Karma): un motivo in più per avvicinarsi alla proposta musicale di MUSA (e alla riscoperta di una bella fetta di discografia italiana ormai dimenticata). Con un testo che sembra venir fuori dagli scritti del poeta sufi Rumi, Edera è molto semplicemente un bel brano: per tutti, per tutte le occasioni e per tutte le stagioni. Ascolto assolutamente consigliato.

Questi alcuni suoi riferimenti: https://www.facebook.com/musaardc/

Per chi volesse ascoltare il suo pezzo e vedere il suo video.

https://www.youtube.com/watch?v=VqaMG8F854s

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