MOLFETTA. LO CHEF BEPPE CIAVARELLI E LA SUA ENTUSIASMANTE ESPERIENZA ROMANA

Molfetta. Lo abbiamo incontrato a Molfetta, nel suo food pop situato nel centro storico, al rientro dalla sua entusiasmante esperienza romana.

Stiamo parlando dello chef eclettico Beppe Civarelli, titolare di due differenti esercizi commerciali subito dopo l’arco di Molfetta Vecchia: il primo per nascita è un ristorante dove il cuoco, come ama definirsi fa ricerca e sperimentazione proponendo alta gastronomia in un ambiente minimalista, ma raffinato, il secondo è indirizzato prevalentemente ai giovani e non solo, perché propone lo “street food”, da loro tanto amato in una location giovanile, dove prevale il divertimento anche nell’arredo, tanto che è stata chiamata “La Giostra”.

Questa tipologia di ristorazione proposta a Roma in un grande evento che ha richiamato nomi noti del mondo del cinema, addetti ai lavori, curiosi e tanti amanti del buon cibo.

La Puglia, e Beppe in primis che ha rappresentato Molfetta, è stata la protagonista assoluta di “Foodopolis” il villaggio dedicato alla gastronomia realizzato presso l’Auditorium Parco della Musica, in occasione della Festa del Cinema di Roma, giunta alla dodicesima edizione.

Tante le specialità che i numerosissimi partecipanti hanno avuto la possibilità di assaggiare, degustare ed acquistare, scoprendo ed apprezzando i sapori pugliesi. Al calendario fitto di proiezioni aperte al pubblico quindi è stato abbinato questo spazio da leccarsi i baffi.

Dopo l’esordio della scorsa edizione, quest’anno è stata riconferma la presenza di un corner tutto dedicato all’offerta gastronomica, a disposizione degli ospiti e del pubblico dell’Auditorium: un temporary food corner che come un anno fa ha raccontato i sapori della Puglia, con vecchi e nuovi protagonisti della cucina regionale, sotto la supervisione dell’agenzia Noao.

Foodopolis ha accompagnato tutte le proiezioni del festival, offrendo uno spazio per consumare uno spuntino veloce o rilassarsi prima e dopo il film; tra le novità, il Food Market ha dato pure la possibilità di acquistare a prezzi democratici i prodotti utilizzati agli stand, come ci ha raccontato Ciavarelli, durante la chiacchierata.

E’ stata la cucina a riservare le sorprese maggiori: il ristorante principale, un pop up allestito di tutto punto secondo le esigenze del format, è stato guidato da Beppe Ciavarelli, chef de La Giostra di Molfetta, che a Roma ha la sua idea di cucina pop, divertente, ludica, a buon prezzo, valorizzando le materie prime della sua terra, dalla burrata al pane di Altamura, alle orecchiette pugliesi. Questi particolari ce li svela Isabella De Candia, modella per professione, compagna di vita e di lavoro di Beppe e che spesso fa da portavoce allo chef che preferisce stare dietro le quinte, in cucina, invece che chiacchierare con i giornalisti. La stessa Isabella è stata presente a Roma con il suo brand TROISDEMOI, una linea di abbigliamento che ha creato con Elvira Santoro, pure lei molfettese, sua compagna di avventura.

Ciavarelli ha proposto i suoi menu tematici (Carosello, Ruota Panoramica, Autoscontro, Candy Cancy) adattati al concept della città del gusto. Ricette gustose e divertenti dai sapori intensi, per un’esperienza che i visitatori non si sono lasciati sfuggire e che anzi hanno ripetuto più volte.

Tutt’intorno ha ruotato la proposta street food, con gli stand assegnati ai diversi artigiani. Da segnalare la presenza a Roma anche del team molfettese di SuperSantos Burger che quest’anno ha proposto anche il panzerotto tradizionale, il Superotto Pugliese.

Altri nomi dell’eccellenza gastronomica hanno sfruttato questa eccezionale vetrina proponendo vini un grande paniere di prodotti tipici, con il patrocinio della Regione Puglia.

Insomma, a quanto ci ha confermato Ciavarelli, una occasione unica ed imperdibile per promuovere il proprio brand, il territorio pugliese e le sue eccellenze, per conoscere gente, per stabilire contatti, facendo conoscere il nome di Molfetta nell’ambito di un evento internazionale.

Sicuramente una esperienza positiva, da ripetere il prossimo anno.

Paola Copertino