MOLFETTA. L’ASSOCIAZIONE CUOCHI BARESI E IL SUO SGUARDO AL SOCIALE ANCHE DURANTE LA RASSEGNA ENOGASTRONOMICA

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Molfetta. Di anno in anno cresce il consenso e la partecipazione alla rassegna enogastronomica promossa dall’Associazione Cuochi Baresi che quest’anno ha avuto come tema “ Cibo e colori del Sud”.

Nella due giorni sono stati centinaia i ragazzi degli Istituti Alberghieri di tutto il comprensorio che hanno preso parte ed assistito a cooking shoow, lezioni di cucina, marketing, accoglienza tenute da esperti e tecnici qualificati di settore.

La rassegna quindi rappresenta sempre più un intenso e proficuo scambio di saperi fra generazioni, un confronto professionale, un indiscusso arricchimento per tutti anche perché gli chef hanno la possibilità di conoscere e testare i prodotti del territorio, messi in bella mostra in stand al piano inferiore della sala ricevimenti che ha ospitato il meeting.

Momento molto atteso è stata la gara intitolata a Giovanni Maggi, a cui hanno partecipato sia studenti, sia chef affermati che si sono sfidati in creatività e professionalità. A vincere l’ undicesima edizione del “Memorial Maggi “ è stato il giovane chef Domenico Fallacara che ha stupito ed entusiasmato la qualificata giuria proponendo un piatto che è stato un perfetto mix fra terra e mare.

Fallacara ha adoperato sgombro, merluzzo e polpo, unendoli a crema di fave, rosmarino, verdure di stagione. C’erano quindi tutti i colori del nostro sud anche a detta della giuria che ha apprezzato anche il fatto che i giovani si sono messi in gioco per sperimentare la propria preparazione, ma anche per ricevere alcune dritte dai navigati professionisti.

Per stare al passo con i tempi, perché bisogna anche saper comunicare i piatti, si è parlato anche di strategie di comunicazione attraverso i social, ma anche di assortimento perché lo chef deve anche saper scegliere con che ingredienti preparare i propri piatti.

Non si poteva non dedicare uno spazio nella seconda giornata all’olio extravergine d’oliva, re delle nostre tavole insieme al pane e al pesce azzurro, alimento simbolo della nostra terra.

Per poter soddisfare gli esigenti palati dei clienti, lo chef deve anche conoscere: freschezza, qualità e normativa vigenti riferite proprio al pesce azzurro.

Grande curiosità ha suscitato l’incontro condotto dalla lady chef Lucia Viaggiano su “ Cibo e salute” sia perché le donne chef sono veramente poche, sia per la sua vicenda professionale che ha poi riversato nel suo lavoro approfondendo le tematiche legate all’alimentazione e alla prevenzione.

Un plauso quindi all’Associazione Cuochi Baresi e a quanti hanno contribuito alla perfetta riuscita dell’evento che si è concluso con la cena di gala denominata “Appetitosamente Sud”.

Per l’occasione era presente a questo importante appuntamento conclusivo anche il presidente della FIC Rocco Pozzulo che si è complimentato con gli organizzatori per la riuscita della rassegna che in questa edizione ha puntato sui prodotti, esaltando quelli tipici, scelti anche per le portate della cena.

Al gran galà hanno partecipato fra gli altri anche il sindaco Tommaso Minervini e il vescovo Mons. Domenico Cornacchia. Proprio con la diocesi l’Associazione Cuochi Baresi realizzerà un importante ed impegnativo impegno in occasione della giornata dei poveri preparando un pranzo per circa 700 persone.

Sempre quindi più vicino al sociale il sodalizio che, dopo aver sostenuto l’Istituto Alberghiero di Amatrice con raccolta fondi quest’anno, anche durante la cena, ha raccolto donazioni a favore dell’associazione Agata – Volontari contro il cancro, grazie a dei gustosi sacchettini contenenti biscotti.

Il menù presentato e molto gradito dai numerosi commensali ha proprio focalizzato l’attenzione sui colori del sud, sulle tipicità, come gli sgombri, la cicoria puntarella di Molfetta, i finocchi, il capocollo di Martina Franca, la ricotta di Andria, il cotto di fichi, le orecchiette di grano Senatore Cappelli, ma ancora le olive nolche, i funghi cardoncelli, i taralli pugliesi, la stracciatella, la brasciola barese, la scagliozza, il fiore di cima di rapa di Minervino Murge.

Una scelta di sapori e colori che il mondo ci invidia e, per concludere, il boconotto molfettese con confettura di mela cotogna e arance del Gargano, abbinato all’elisir di melograno.

E con un trionfo del gusto e delle immancabili foto ricordo, appuntamento all’edizione 2018.

Paola Copertino

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