MOLFETTA. PANTALEO ANNESE RACCONTA IN MUSICA E PAROLE DE ANDRE’

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Molfetta. “Storie di nostalgie immobili”, il titolo scelto per la serata presso il Teatro del Carro di Molfetta, la dice tutta sull’intento dell’evento, rievocare i capi saldi della poetica di De Andrè, i suoi valori imprescindibili, a cui era legatissimo e su cui basava anche la sua poetica.

Faber diceva che esistono due tipi di nostalgie: quelle mobili, legate al quotidiano e alle cose di poco conto e quelle immobili che si fanno sentire ogni volta che ci allontaniamo dalle cose importati, da un amore, da un dialetto o da una città”.

Veramente bravo il mattatore dello spettacolo, Pantaleo Annese, che è riuscito a cucire perfettamente le varie proposte artistiche della serata: dal racconto alla musica, dalla poesia al canto, dalla battuta con il pubblico ai ricordi, dall’assolo dei musicisti, superlativi, alle parti corali.

Lo spettacolo, è stato un connubio tra teatro e musica, attraversando tutta la vita del cantautore genovese fatta di aneddoti, storie e di quella sua anarchia così poetica e così umana che lega ognuno di noi, con un filo sottile, a tutti i personaggi protagonisti della poetica di De Andrè, soprattutto gli umili, gli “ultimi” in tutti i sensi, quelli tenuti ai margini della società.

Lo spettacolo ha attraversato con poesia e delicatezza, oltre che in musica, tutte le cosiddette “Canzoni storiche” del cantautore Genovese da “Bocca di rosa” al “Il Pescatore” (che è forse il suo testamento più chiaro ed evidente), dalla meravigliosa “Canzone dell’amore perduto” all’attualissima “Don Raffaé”, fino a toccare le punte più alte della sua Anarchia con l’esecuzione de “Il Bombarolo” e “Nella mia ora di libertà”.

Il pubblico, coinvolto da Annese che ha vestito di volta in volta il ruolo di poeta, cantante, attore, ha risposto con partecipazione cantando e battendo il ritmo dei pezzi più conosciuti.

I protagonisti di questa serata, differentemente dal solito, non sono stati solo due, difatti agli “storici e vecchi” Pantaleo e Vito, si sono aggiunti con perfetta sinergia, entrando nello spirito, gli amici che in questi anni hanno testimoniato ostinatamente il loro attaccamento a De Andrè: Vincenzo Mastropierro e Federico Ancona (membri della formazione – con Vito Vilardi – dello spettacolo “La Collina”) e Vito Francesco Mitoli (prima tromba della nuova “Banda De Andrè).

Le canzoni cosi hanno avuto una veste diversa dal solito, che ha accompagnato lo spettatore all’interno di ogni canzone in tutto e per tutto, in modo brillante e coinvolgente.

Il numeroso pubblico ha gradito ed apprezzato anche gli assoli di ciascun musicista che ha dato il suo personalissimo contributo alla riuscita della serata. Ogni artista infatti vanta importanti collaborazione e un curriculum di tutto rispetto.

La serata a contributo libero, secondo quanto era piaciuto lo spettacolo, come ha affermato Annese, permetterà poi di organizzare altre iniziative sempre nel nome di Andrè.

Poesia, musica e parole hanno reso degnamente onore e merito al cantautore.

FOTO GIUSEPPE CLEMENTE

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