MOLFETTA. IL MAGELLANO MODERNO, FRANCESCO CAPPELLETTI E LA SUA SFIDA

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Molfetta. Ha un sogno, ma i piedi ben piantati per terra, anzi ad essere più precisi sulla sua barca, dove trascorrerà circa nove mesi in completa solitudine per compire una memorabile impresa.

Stiamo parlando di Francesco Cappelletti, l’unico italiano che parteciperà alla Golden Globe Race 2018, una regata di 30.000 miglia intorno al mondo in solitaria, senza alcuna tappa e senza alcuna assistenza.

A far conoscere questo novello esploratore a Molfetta ci ha provveduto La Compagnia del Mare che ha organizzato un incontro presso la Sala Finocchiaro, a cui hanno partecipato tanti appassionati di vela e non solo, in quanto la storia e l’impresa di Cappelletti desta curiosità.

A fare gli onori di casa Ciccio Mastropierro, presidente del sodalizio che ha presentato le attività veliche, le crociere effettuate ed ha illustrato i progetti in cantiere dedicati al mare. Non sono mancati nelle regate piazzamenti importanti in competizioni prestigiose. Si registrano aggregazioni di nuovi soci che daranno nuova linfa alla Compagnia.

L’incontro con Cappelletti è nato proprio dalla curiosità suscitata in Mastropierro da un articolo di giornale in cui si parlava della Golden Globe Race e dei suoi partecipanti. Cappelletti è infatti l’unico italiano dei 25 concorrenti che il prossimo 1 luglio salperà dal porto di Les Sabbles – D’Olonne in Francia, esattamente cinquanta anni dopi la sua prima edizione.

I concorrenti della Golden Globe Race, come ha raccontato Cappelletti, useranno gli stessi mezzi tecnici disponibili nel 1968. Navigheranno senza GPS, usando il sestante. Comunicheranno solo via radio. Dovranno avere indipendenza energetica ed alimentare per l’intera circumnavigazione.

Il navigatore che molti hanno definito “matto”, vista la difficoltà dell’impresa, ha raccontato come si sta preparando fisicamente e psicologicamente perché già la preparazione è una vera e propria impresa.

Per non parlare poi di tutti i lavori di modifica, adeguamento, messa a punto in cantiere della “007”, la barca che sarà la casa di Cappelletti per nove mesi. Il navigatore, attraverso slide e video, ha mostrato tutte le fasi di ristrutturazione dell’imbarcazione che doveva essere adeguata alla Golden Globe Race, secondo criteri e normative molto rigide.

Francesco, skipper toscano di trentanove anni con alle spalle altre esperienze di navigazione oceanica, ha disposto la sua base operativa, a cui si riferiva il filmato del cantiere, al Porto di Pisa, dove sta preparando alla regata il suo Endurance 35, un ketch di 11 metri del 1975.

La rotta prevede l’attraversamento dei mari più impegnativi della terra, ma Francesco si è mostrato tranquillo e consapevole, sia per quanto riguarda la sua forma fisica, che psicologica, affermando che non teme la solitudine, anzi è una situazione che lo affascina.

Ha infatti confermato di sapersi adattare bene ai cambiamenti e di essere in grado di sopportare condizioni difficili, o per lo meno impegnative.

Tutto questo, detto senza essere sbruffoni, senza sopravvalutarsi, ma avendo cognizione di sé.

Cappelletti ha affascinato il pubblico presente mixando nozioni tecniche a vita vissuta e personale, raccontando come è nata la sua passione, lui che non viene da un paese di mare, come si è sviluppata e perché poi ha deciso di prendere parte a questa eroica regata.

Cappelletti ha promosso una campagna di crowdfunding per dotare la sua barca dell’albero e delle attrezzature di coperta e quelle per la sicurezza.

Ha così suscitato la curiosità della platea che gli ha rivolto numerose e interessanti domande. Ancora una riuscita iniziativa a cura della Compagnia del Mare finalizzata a far conoscere il mare e i suoi protagonisti.

Paola Copertino

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