MolFest, LE PAROLE D’ELOGIO E I RINGRAZIAMENTI DEL SINDACO MINERVINI SULLA 1°EDIZIONE DEL FESTIVAL
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Molfetta. Una folla entusiasta ha acclamato Emanuele Filiberto di Savoia che domenica 21 gennaio si è recato al Pantheon a Roma, in occasione delle cerimonie promosse dall’Istituto Nazionale per la Guardia d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon nel 140° Anniversario della sua fondazione.
Emanuele Filiberto è arrivato a piedi dall’Altare della Patria dove si era recato per la deposizione di una corona d’alloro.
Alla cerimonia hanno partecipato tutte le delegazioni di Puglia. A rappresentare Molfetta come alfiere per la provincia di Bari il Cavalier Sergio Ragno. Una cerimonia improntata soprattutto alla memoria e al valore di tutti gli italiani che si immolarono per l’unità d’Italia. Infatti il principe ha ribadito la memoria esaltando i valori della nostra Storia. Infatti quest’anno ricorre il centenario della fine della prima Guerra Mondiale e verrà portata in tutti i sacrari e sull’altare della patria una lampada, simbolo di pace permanente e monito per le nuove generazioni.
Nel discorso tenuto dal “principe” presso il Pantheon, Emanuele Filiberto ha fortemente auspicato la sepoltura al Pantheon di tutti i Re e Regine d’Italia, dame di carità. La Storia non può essere stravolta dalla mancanza di conoscenze. Infatti ancora oggi ci sono delle vicende poco conosciute che devono essere portate alla luce per una pace condivisa.
Spesso la storia viene strumentalizzata ed usata a fini elettorali, secondo Emanuele Filiberto.
Diversi cittadini e turisti gli hanno chiesto di poter fare uno scatto insieme. All’uscita della messa è stato accolto da un applauso e cori «viva il principe». Prima di salire in auto, si è poi fermato a scherzare qualche istante con un bimbo di due anni, in braccio alla mamma, che indossava un cappello da bersagliere.
Le celebrazioni sono state precedute dal Consiglio Generale dell’Istituto svoltosi sabato 20 dicembre, nel corso del quale sono state affrontate importanti tematiche all’Ordine del Giorno.
Nel complesso, nonostante il calo degli iscritti che caratterizza tutte le associazioni combattentistiche e d’Arma, l’Istituto ha i conti in attivo, riuscendo grazie ad una gestione oculata delle entrate – costituite solo dalle quote versate dai soci – a mantenere la propria sede, il personale e la rivista bimestrale.
Degna di menzione l’istituzione di una commissione che avrà il compito di rivedere lo Statuto ed operare le opportune modifiche da sottoporre, una volta approvate dal Consiglio Generale, al vaglio del Ministero della Difesa, alla cui vigilanza l’Istituto è sottoposto.
Tale commissione, interamente formata da avvocati, sarà presieduta dall’Avv. Angelo Gadaleta, molfettese, che dell’Istituto è Ispettore per l’Italia Meridionale .
Il Presidente nazionale ha esortato tutti i dirigenti ad impegnarsi per le celebrazioni della vittoria della Prima Guerra Mondiale, di cui nel 2018 ricorre in centenario: l’importanza rivestita dall’occasione è infatti notevole oltreché essenziale nell’opera di mantenimento della memoria storica e dell’identità degli italiani.
Nel corso dei lavori, salutato da lunghi applausi, è intervenuto il Principe Emanuele Filiberto di Savoia, giunto appositamente da Parigi per testimoniare il suo sostegno all’associazione combattentistica fondata nel 1878 e tuttora punto di riferimento del mondo vicino a Casa Savoia.
Il Principe ha esortato tutti i dirigenti a proseguire nell’opera svolta ed a mantenere viva la memoria delle tradizioni militari italiane, l’amore per la patria e l’identità italiana.
Significativo il passaggio sulla recente traslazione delle salme del Re Vittorio Emanuele III e della Regina Elena a Vicoforte, dal Principe ritenuto un luogo decisamente provvisorio in vista dell’auspicata sepoltura al Pantheon unitamente alle spoglie mortali dei suoi nonni, il Re Umberto II e la Regina Maria Josè.
L’importante giornata si è conclusa con un ricevimento presso un prestigioso hotel della capitale alla presenza dell’erede di Casa Savoia.
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