MOLFETTA. “IO RICORDO…”. ANCHE QUEST’ANNO GLI STUDENTI DEL LICEO SCIENTIFICO “A. EINSTEIN” GIUNGONO PUNTUALI ALL’APPUNTAMENTO CON LA STORIA

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Molfetta. Sabato, 27 gennaio 2018.

Il teatro: la palestra coperta del Liceo Scientifico.

Gli attori: studenti, ex studenti e volontari SVE del progetto Erasmus Plus.

L’appuntamento: Giornata della Memoria. Sono gli ingredienti storici e di contesto che hanno fatto da cornice alla quarta edizione del progetto “Io ricordo…”, manifestazione a cura di studenti e docenti del Liceo Scientifico “A. Einstein” che da ormai quattro anni celebrano il momento del ricordo come un’occasione per offrire a tutta la comunità scolastica e alla cittadinanza un momento di riflessione e di attualizzazione del messaggio culturale insito nella citata ricorrenza.

Quest’anno il linguaggio creativo, fatto di musiche, eseguite dal vivo, poesie, performance ginnico-artistiche e mimiche, hanno magistralmente ripercorso la traccia del metateatro, con la finalità di aiutare lo spettatore ad attualizzare il ricordo della shoah nelle tante e troppe shoah dei nostri tempi: dalle stragi quotidiane dovute all’immigrazione, all’indifferenza per quanto accade nei nostri mari, alle donne uccise e violentate e al bisogno di pace e promozione umana di cui la storia contemporanea avverte la mancanza.

Straordinario si è rivelato il lavoro di abbinamento dei brani di musica leggera alle problematiche scelte: “Imagine”, che esalta una società in cui non trionfino i valori del materialismo, dell’utilitarismo e dell’edonismo, “La vita è bella”, inno alla bellezza dell’esistenza anche nei momenti bui e tristi della storia, “Leave a light on”,“Domani”, il cui messaggio di speranza ha coinvolto profondamente tutti gli spettatori, che hanno seguito con religioso silenzio le parole del brano «tra le nuvole e il mare si può andare, andare… sulle scie delle navi di là dal temporale… non siamo così soli». Non poteva mancare, in conclusione, qualche stralcio del pensiero di uno dei profeti della pace del nostro tempo, don Tonino Bello, nella sua lettera ai giovani, veri custodi della storia e protagonisti di un futuro migliore.

Senz’altro un successo questa quarta edizione che, tra dubbi e perplessità, ha tirato fuori dai giovani la bellezza della loro creatività, la freschezza dei loro movimenti e la genuinità delle loro speranze. Ma un’ultima considerazione è lecito fare: quest’appuntamento è anche occasione di incontro, tra genitori, docenti, ex alunni e l’istituzione scolastica che proprio in questi momenti evidenzia il significato più profondo di luogo educativo e di formazione. E su questo, sicuramente l’obiettivo può dirsi pienamente raggiunto, perché la pace è, come diceva don Tonino, il frutto di incontri e di relazioni.

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