LIBRERIA IL GHIGNO, FIRMA COPIE DOMANI CON DIEGO CAJELLI E ANDREA SCOPETTA
Molfetta. L’appuntamento è per domani domenica 30 giugno presso la sede della libreria a partire dalle ore 11.30
Molfetta. L’inizio del nuovo anno ci avvicina al 25° anniversario del dies natalis del Servo di Dio Antonio Bello, vescovo (20 aprile 1993-2018), al quale tutto l’anno pastorale diocesano è orientato. Agli eventi già promossi da settembre a dicembre, seguono, come da calendario pastorale, appuntamenti importanti programmati dal Vescovo Domenico Cornacchia e dal Comitato diocesano per il 25°; gli stessi appuntamenti sono stati condivisi con gli Assessori alla Cultura dei quattro Comuni della Diocesi, ai quali è stato chiesto il Patrocinio.
Tutta la comunità, quindi, convergerà per fare memoria e per guardare avanti, sollecitata dallo sguardo profetico di don Tonino e dalla parola di autorevoli personalità e testimoni.
Prime tappe a Giovinazzo e a Terlizzi, in questo mese di gennaio.
Nella serata giovinazzese il tema prescelto è stato: “La comunicazione nella Chiesa dal Concilio a Papa Francesco. L’esperienza di don Tonino Bello”.
Il consueto convegno diocesano nella Festa di San Francesco di Sales, patrono dei Giornalisti, Autori, Scrittori, Operatori della Comunicazione, organizzato dall’Ufficio Comunicazioni sociali, ha offerto occasione di riflessione e dibattito sul tema della comunicazione nella Chiesa, a partire dal decreto conciliare Inter Mirifica, con due focus: lo stile comunicativo di Papa Francesco e quello di don Tonino Bello.
A fare gli onori di casa dott. Luigi Sparapano, direttore Ufficio Comunicazioni sociali – Luce e Vita che ha salutato i rappresentanti delle civiche amministrazioni coinvolte nelle iniziative legate a don Tonino. Per Molfetta è intervenuto il vice sindaco Sara Allegretta. Si è poi scusato per l’assenza del Vescovo impegnato al Convegno Migrantes. Ha poi illustrato alcuni importanti appuntamenti come la presenza del cardinale Amato a Molfetta in occasione del compleanno di don Tonino, una marcia trekking all’interno del parco della CASA a Ruvo e poi c’è la grande incognita della visita del Papa.
Il sindaco di Giovinazzo Tommaso Depalma, ha portato i suoi saluti, ricordando alcuni episodi legati a don Tonino, poi ha dato lettura di una lettera proveniente da Alessano in cui si auspica un gemellaggio nel nome del vescovo tanto amato, organizzando iniziative comuni.
Di grande interesse i temi trattati dai relatori che hanno esaminato il tema della comunicazione sotto diverse sfaccettature. Il primo a prendere la parola è stato Padre prof. Martín Carbajo Núñez ofm, docente di Etica della Comunicazione presso l’Antonianum, l’Alfonsiana di Roma e l’FST, affiliato alla Univ. of San Diego (USA) che ha fatto una disamina sulla comunicazione nella Chiesa e sui nuovi mezzi di comunicazione, compresi i social che vanno tanto di moda. I media influiscono attraverso la persuasione, l’ imitazione che è più efficace e la percezione che si insinua di più.
Ha poi parlato di come è cambiata anche l’informazione ecclesiale, infatti fino al 2007 i media venivano presentati come strumenti neutrali. Ormai i media fanno parte di noi e forse bisognerebbe cambiare il linguaggio delle omelie aggiornandosi e stando al passo con i tempi.
Di tutt’altro genere la prolusione del dott. Umberto Folena, giornalista di Avvenire. Il giornalista ha esaminato il linguaggio verbale e non verbale di papa Francesco facendo confronti anche con quello adottato da papa Papa Giovanni Paolo II, Karol Wojtyła.
Papa Francesco ha accorciato le distanze con i fedeli, avvicina la gente e usa un linguaggio semplice e colloquiale, ma non per questo diminuisce l’autorevolezza del suo magistero.
Papa Bergoglio ha nei suoi cinque anni parlato di più di quanto hanno fatto gli altri papi nel loro lungo pontificato. Se si dovesse riassumere in una parola lo stile di Papa Francesco lo si può definire di prossimità. Prossimità da non confondere con banalità, ma umiltà e chiarezza nelle parole e nei gesti.
Sono poi seguiti gli interventi di don Girolamo Samarelli, dott. Renato Brucoli, giornalista-editore, e don Ignazio Pansini, i quali nel decennio di episcopato di Mons. Bello, si sono avvicendati, dopo il compianto Mons. Leonardo Minervini, alla direzione del settimanale diocesano Luce e Vita, avendo modo così di interagire a stretto contatto con il Vescovo sul piano della comunicazione.
Il settimanale diocesano Luce e Vita ha pubblicato in occasione di questo importante avvenimento pubblicherà un numero speciale monografico, dedicato a don Tonino Bello, comunicatore.
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