MolFest, LE PAROLE D’ELOGIO E I RINGRAZIAMENTI DEL SINDACO MINERVINI SULLA 1°EDIZIONE DEL FESTIVAL
Molfetta. Il Sindaco Tommaso Minervini:« Un evento all’insegna dell’inclusione che ha superato ogni aspettativa»
MOLFETTA. Anche quest’anno la grande manifestazione di piazza del FAI, dal 1993 il più importante evento dedicato al patrimonio culturale che celebra arte, storia e natura, torna a coinvolgere i volontari del Gruppo FAI di Giovinazzo, Molfetta, Terlizzi, Bitonto nell’entusiasmante scoperta delle bellezze che ci circondano, grazie all’apertura della Torre Paglia, detta delle pietre rosse a Giovinazzo e della chiesa della Madonna della Rosa e Lama Martina a Molfetta, visitabili in totale sicurezza e nel rispetto delle normative vigenti. I posti disponibili sono limitati. La prenotazione è obbligatoria e sarà possibile effettuarla sul sito www.giornatefai.it fino a esaurimento dei posti disponibili ed entro la mezzanotte di oggi o di sabato, a seconda della scelta del giorno di visita. Chi deciderà di partecipare contribuirà ad aiutare la Fondazione, in un momento delicato come quello che stiamo vivendo, a portare avanti la sua missione e a compiere tanti altri “miracoli” di cui essere orgogliosi. Per prenotarsi e prendere parte all’iniziativa è richiesto un contributo minimo di 3 €. Chi lo vorrà, potrà sostenere ulteriormente il FAI con contributi di importo maggiore oppure attraverso l’iscrizione annuale – sottoscrivibile online o in piazza in occasione dell’evento – o ancora con l’invio di un sms solidale al numero 45586, attivo dal 6 al 23 maggio 2021. In questi giorni alle Giornate FAI di Primavera è stata conferita la Targa del Presidente della Repubblica. Il riconoscimento ci incoraggia a fare sempre meglio e a svolgere con sempre maggior efficacia il principio di sussidiarietà, sancito dalla Costituzione, che è alla base dell’agire quotidiano della Fondazione. In questa occasione il Gruppo FAI di Giovinazzo, Molfetta, Terlizzi e Bitonto, grazie ai volontari di Giovinazzo, riapre eccezionalmente la torre medioevale della famiglia nobile dei Paglia, detta delle “pietre rosse” databile per epoca di costruzione intorno al 1200, e che nel corso dei secoli ha assolto la funzione principale di torre di avvistamento e segnalazione all’interno di un più esteso sistema territoriale di difesa. In epoca più recente ha assunto la funzione complementare di torre colombaia, rappresentando una ricca fonte economica e segno tangibile del potere personale ed economico del ricco proprietario terriero che la deteneva. A conclusione dell’intervento di restauro in parte cofinanziato dal GAL Fior d’Olivi, essa intende realizzare un piccolo centro documentale del sistema delle torri difensive e dell’economia agraria delle torri colombarie. Nell’agrumeto della Torre ci saranno allestimenti della pittrice Ilaria Lafronza, con le vedute su Giovinazzo in miniatura, interventi d’arte a cura di Ra contemporay Art e Liceo Artistico “Federico II Stupor Mundi”, intermezzi musicali degli allievi della Scuola Comunale di Musica “Filippo Cortese” e il banco di scrittura e storia degli amanuensi dell’associazione Stupor Mundi. L’apertura della Torre delle Pietre Rosse a Giovinazzo, struttura privata e normalmente chiusa al pubblico, è prevista per entrambe le Giornate con orario continuato sabato 15 maggio dalle ore 10.00 alle ore 18,00 (ultima visita) domenica 16 maggio dalle ore 9.00 alle ore 18.00 (ultima visita). Le visite si svolgeranno ogni ora con un gruppo da 15 persone. Grazie ai volontari di Molfetta si apre la chiesa della Madonna della Rosa, lungo la via vecchia per Bitonto, mentre domenica mattina eccezionalmente sono previste due passeggiate nel vicino Parco Naturale di Lama Martina in collaborazione con l’associazione Terrae e con il Centro di educazione ambientale Ophrys, guidati dal prof. Raffaele Annes. La Chiesa della Madonna delle Rose, dalla datazione incerta presenta una tipologia tipica delle torri difensive sorte nel territorio tra il secolo XI e il secolo XVI. Alta 12 m e larga 13 m, si sviluppa su 2 piani. Dalla prima metà dell’800 la Cappella è meta di festeggiamenti il martedì dell’ottava dopo Pasqua per la festa delle scarcelle, tipico dolce pasquale della tradizione molfettese. Le passeggiate in Lama Martina, si inseriscono nella recente istituzione del Parco Naturale di Lama Martina che ha restituito alla collettività molfettese un pezzo della sua cultura. Attraverso percorsi ciclopedonali e di orienteering si possono cogliere i segni di una antropizzazione sostenibile, ormai dimenticata, come pagliai, muretti a secco ed opere di ingegneria idraulica, ma anche la sopravvivenza di specie botaniche di elevato pregio naturalistico, quali orchidee selvatiche, carrubi secolari, lecci e roverelle. Le visite alla chiesa della Madonna delle Rose a Molfetta, struttura solitamente chiusa, si terranno nel pomeriggio di sabato 15 maggio dalle 15.30 alle 18.00 (ultima visita) nonché nella intera giornata del 16 maggio dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 18.00 (ultima visita). Le visite si svolgeranno ogni trenta minuti con gruppo da 8 persone. La due passeggiate nel Parco Naturale di Lama Martina, dureranno un’ora ciascuno e si terranno la mattina di domenica 16 rispettivamente alla 10.30 e alle 11.30 con gruppi da 15 persone. Prenotazione online obbligatoria sul sito www.giornatefai.it I posti sono limitati. Le visite saranno possibili solo se muniti di mascherina e con suddivisione rigorosa per gruppi.
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