MOLFETTA. VOLPE: “IL PULO DI MOLFETTA ESEMPIO UNICO DEL RAPPORTO TRA UOMO E NATURA”

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MOLFETTA. Il Pulo di Molfetta è un insediamento preistorico estremamente complesso, articolato e ha un’importanza straordinaria sotto tanti profili. Anche se non è ancora conosciuto al grande pubblico, è moto noto tra gli studiosi internazionali”. Lo afferma ai margini di TourismA, il salone dell’Archeologia e del Turismo culturale appena conclusosi a Firenze che ha visto la partecipazione di Molfetta con l’assessore alla Cultura Maridda Poli e l’archeologo Nicola de Pinto, uno dei più importanti archeologi d’Italia, Giuliano Volpe, professore ordinario all’università di Bari, ex rettore dell’Università di Foggia e presidente della Federazione delle Consulte Universitarie di Archeologia.

La dolina molfettese – spiega lo studioso –  ha una peculiarità unica. Non è soltanto importante paesaggisticamente e naturalisticamente, ma soprattutto per l’opera dell’uomo che lo ha trasformato nel corso del tempo e che in un contesto così peculiare ne conserva le tracce. C’è la fase dell’età preistorica, la fase antica, che andrebbe ulteriormente indagata, e poi c’è l’età moderna che merita un’attenzione particolare. Il Pulo consente di ripercorrere migliaia di anni del rapporto tra uomo e ambiente e dello sfruttamento delle risorse, come in pochi altri casi al mondo. Apprezzo lo sforzo di valorizzarlo e di metterlo in  connessione con altre realtà del territorio pugliese. Siamo sulla strada giusta e vincente”. Soddisfatto per il successo del Pulo a TourismA il sindaco Tommaso Minervini. “Questa –afferma – è la conferma del nostro impegno del fare che porta buoni frutti a Molfetta”.

 

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