GAETANO CENTRONE NOMINATO PROFESSORE ORDINARIO DELL’ACCADEMIA DI BELLE ARTI DI TORINO

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Molfetta. Per il curatore e critico d’arte molfettese si apre un nuovo e importante capitolo della sua carriera accademica

molfettagaetanocentrone270122Procede la brillante carriera accademica di Gaetano Centrone, quarantaquattrenne di Molfetta nominato lunedì scorso professore ordinario di Storia dell’Arte presso l’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino. Dopo aver insegnato nelle Accademie di Bari, Foggia e Catanzaro, per il Prof. Centrone si aprono le porte di una delle istituzioni universitarie più antiche e prestigiose d’Italia.

Fondata nella prima metà del ‘600 con il nome di “Università dei Pittori, Scultori e Architetti”, l’Accademia Albertina di Torino deve la decisiva “rifondazione” nel 1833 ad opera appunto di Carlo Alberto di Savoia, ma aveva acquisito definitivamente l’appellativo di Accademia già nel 1678.

Felice per l’incarico assunto, Gaetano Centrone si prepara a vivere una nuova e importante esperienza nel capoluogo piemontese, senza però tagliare i ponti con la sua città d’origine. Pur avendo insegnato Lingua e Cultura Italiana per due anni negli Stati Uniti, presso l’Università del Michigan, e ad aver curato mostre ed eventi artistici in tutto il mondo, il Prof. Centrone è rimasto sempre attivo sul territorio molfettese, contribuendo a mantenere vivo quel fermento culturale che, come lui stesso afferma, non è mai mancato nella città di Molfetta.

«Molfetta è stata importante per la mia crescita personale e professionale – spiega Gaetano Centroneperché è stata sempre abitata e frequentata da diversi artisti. Nonostante sia una città di provincia, infatti, vanta una storia culturale importante, che ha sicuramente influito su quella che è la mia personale visione del mondo. Qui ho avuto l’opportunità di vedere tante mostre interessanti nel corso degli anni e qui ho curato diversi eventi, sempre certo del buon esito di ogni iniziativa. Sarò a Torino a partire dal secondo semestre che sta per iniziare e, com’è sempre accaduto, continuerò senz’altro a sentire l’esigenza di tornare».

 

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