GIORNO DELLA MEMORIA, IL CONTRIBUTO DELLA PICCOLA MARIAFRANCESCA DIVENTA VIRALE

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Molfetta. Condivisa centinaia di volte in rete, la fotografia della piccola Mariafrancesca Tammacco con il cappottino rosso come la bimba di Schindler’s List

molfettaolgacontent280122É diventata virale la fotografia che ritrae la piccola Mariafrancesca Tammacco con addosso un cappottino rosso, che nel Giorno della Memoria ha fatto il giro del web. Alle prese con un progetto organizzato dalla sua scuola, l’Istituto Battisti-Pascoli, per celebrare il ricordo degli ebrei che hanno perso la vita durante la Shoah, l’immagine di Marifrancesca ha toccato il cuore di tantissimi molfettesi.

Mariafrancesca ha dieci anni e studia canto da quando ne aveva cinque, le piace l’arte e le piace esibirsi. L’interesse per il canto l’ha ereditato da mamma Olga, grande appassionata di musica, mentre l’amore per la recitazione da papà Francesco. La piccola ha partecipato ad un progetto scolastico sulla Giornata della Memoria incentrato sulla musica nei campi di concentramento. Ogni bambino ha dato il suo contributo artistico, quello di Francesca è stato interpretare Gam Gam, famosa canzone in lingua ebraica, uno dei simboli della Shoah.

 Il testo della canzone è una preghiera tratta dal Salmo 23 che gli ebrei recitano durante lo Shabbat, il giorno dedicato a Dio. « Mariafrancesca ha imparato il testo in un’ora, nonostante la difficoltà della lingua» ci dice mamma Olga. E infatti l’ebraico non è una lingua semplice, perchè ricca di suoni complessi che l’italiano non ha, ma se si sente cantare Francesca, sembra che l’ebraico lo parli correntemente.

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Tuttavia ciò che colpisce è soprattutto il modo in cui la piccola artista interpreta la canzone, in un modo naturale, come se fosse un suo vecchio cavallo di battaglia.

La sua voce è dolce e forte al tempo stesso, ti ammalia e trasmette tutta la delicatezza della melodia e un senso di tranquillità, nonostante la drammaticità dell’argomento. «La bambina ha capito nell’immediato che non si trattava della solita canzoncina, ma di una testimonianza. Ha compreso che in quel momento stava rappresentando uno di quei bambini che hanno vissuto quell’orribile periodo. Ha capito come doveva interpretare la canzone e cioè con umanità, perché si tratta di un tema umano; come mi ha detto lei stessa, lasciandomi di stucco».

Un ulteriore elemento che ha reso questa interpretazione particolarmente toccante è stato il cappottino rosso indossato da Mariafrancesca e l’incredibile somiglianza con la bimba del film Schindler’s List, di Steven Spielberg. Questa analogia ha portato chi osserva alla considerazione che i bambini sono tutti uguali e che la bimba con il cappottino rosso rappresenta i bambini di tutti il mondo.

 

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