MOLFETTA PRONTA A “DARE DIRE GATTO”, AL VIA LA RACCOLTA DI CIBO PER LE COLONIE FELINE

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Molfetta. Pubblicata la manifestazione d’interesse rivolta alle attività commerciali che vogliono partecipare all’iniziativa. «Briciole, abbiamo migliaia di euro di debiti», lamenta una volontaria

 

molfettadaredigatto310122Il Comune di Molfetta ha reso pubblica la manifestazione d’interesse rivolta agli esercizi commerciali che vogliono partecipare a “Dare Dire Gatto”, l’iniziativa volta alla raccolta permanente di cibo destinato alle colonie feline presenti in Città.

I cittadini che vorranno donare cibo secco o umido ai gatti randagi delle colonie molfettesi, potranno acquistarlo presso le attività commerciali che aderiranno all’iniziativa e lasciarlo all’interno dei cestini dedicati alla raccolta.

Il cibo per gatti donato, sarà ritirato e stoccato dalla Molfetta Multiservizi e distribuito alle volontarie referenti delle singole colonie, censite ed autorizzate dal Comune di Molfetta, che ne faranno richiesta. I titolari degli esercizi commerciali autorizzati alla vendita di cibo per animali possono dare la propria disponibilità alla partecipazione, inviando la richiesta di adesione via Pec all’indirizzo [email protected] con oggetto: “Disponibilità permanente cibo per gatti”, entro il prossimo 10 febbraio. A stretto giro il Comune di Molfetta renderà note le attività che hanno dato la propria adesione a “Dare Dire Gatto”.

Per ulteriori informazioni sull’iniziativa è possibile scrivere alla dott.ssa Vincenza Cocozza all’indirizzo mail [email protected] oppure chiamare al 080/995 62 14 il mercoledì, giovedì e venerdì dalle ore 9.30 alle ore 12.30.

L’iniziativa viene accolta con amarezza dalle associazioni e in particolare da una volontaria attiva da oltre dieci anni sul territorio molfettese, che in un post su Facebook commenta: «Noi operiamo nell’ombra, a quanto pare, tutti hanno i nostri numeri e tutti ci chiedono aiuto, perfino le autorità con le quali collaboriamo e abbiamo collaborato innumerevoli volte in situazioni disagiate e pericolose per i nostri amici felini. Le amministrazioni non ci riconoscono in nulla nemmeno in un sostentamento minimo che dovrebbe esserci dovuto. Noi facciamo i conti settimanali dei soldi che mancano per le pappe o per le sabbie o per l’affitto che incombe o peggio ancora per le migliaia di euro di debiti accumulati dai ricoveri».

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