TRAFFICO DI STUPEFACENTI, I CARABINIERI ARRESTANO CINQUE PREGIUDICATI. SEQUESTRATA ERBA E COCA

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Bitonto. I Carabinieri della Compagnia di Modugno, grazie alla collaborazione dei Vigili del Fuoco di Molfetta, hanno recuperato dalla fognatura e sequestrato 138 grammi di marijuana e 7 dosi di cocaina. Cinque gli arrestati

cronacabitontoinsert03022022Cinque pregiudicati sono stati arrestati in flagranza di reato per detenzione e traffico di stupefacenti. L’operazione è stata condotta a Bitonto dai Carabinieri della Compagnia di Modugno, cui fanno capo da qualche giorno i territori dei comuni di Palo del Colle e Bitonto. Qui, è stato infatti disposto un servizio a largo raggio con l’impiego di 20 militari. All’attività di controllo delle aree di interesse operativo hanno partecipato oltre ai carabinieri della Stazione di Bitonto, anche quelli del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Modugno, delle Stazioni Carabinieri di Grumo Appula, di Bitetto, personale del Reparto Operativo di Bari e unità antidroga del Nucleo Cinofili di Modugno. Al termine delle operazioni, i militari hanno tratto in arresto in flagranza di reato, per concorso in detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, R.A. 26enne, D.F.D. 28enne, D.V. 18enne, L.G. 35enne, P.L. 18enne, tutti già noti alle forze dell’ordine.

L’intervento ha avuto inizio nel pomeriggio di sabato scorso e si è concluso alle prime luci di domenica presso un complesso di edilizia popolare sito nella zona 167 del comune di Bitonto, segnalata quale verosimile base di un’intensa attività di spaccio di stupefacenti.

A seguito di un’attenta osservazione, sono stati individuati dei soggetti che stazionavano ai piedi di alcune palazzine, mentre altre persone, dopo essere giunte sul luogo, si allontanavano in fretta. Ritenuto che dietro quel via vai di persone vi fosse un’illecita attività di spaccio, i Carabinieri hanno circondato le palazzine di via Pertini e sono entrati in azione. Il rapido intervento ha permesso di bloccare tre giovani, in possesso di una radio ricetrasmittente, i quali comunque, alla vista dei militari in abiti borghesi, sarebbero riusciti a dare l’allarme all’addetto alla cessione che si prodigava a chiudere il portone d’accesso allo stabile e a tentare la fuga, salendo le scale dell’edificio con un borsone nero a tracolla.

È bastato poco ai Carabinieri per individuare l’appartamento ove il giovane aveva trovato rifugio, con l’aiuto di un ulteriore soggetto. I Carabinieri, una volta entrati nell’abitazione ove si trovavano i due uomini, che si presentava in fase di ristrutturazione, hanno iniziato le operazioni di perquisizione e, in questo contesto, il fiuto del cane pastore One ha permesso di individuare in camera da letto il borsone nero, vuoto ma dal quale proveniva un forte odore di marijuana.

Sempre il fiuto di One conduceva i militari presso quello che al termine della ristrutturazione dell’appartamento sarebbe diventato un bagno e, dall’interno del tubo di scarico, si aveva modo di percepire il forte odore acre analogo a quello del borsone. Con l’ausilio di una squadra dei Vigili del Fuoco di Molfetta si procedeva quindi a recuperare, all’interno dell’impianto fognario, parte del materiale di cui i due avevano tentato di disfarsi, ovvero 44 dosi di marijuana dal peso complessivo di 138 grammi e 7 dosi di cocaina del peso complessivo di 4,1 grammi, oltre a diversi involucri ormai privi del contenuto dissoltosi nelle acque reflue e a un’antenna di una radio ricetrasmittente. La perquisizione permetteva inoltre di rinvenire all’interno dell’abitazione, oltre alla somma contante di 915 euro in banconote di piccolo taglio, un manoscritto relativo alla contabilità dell’illecita attività di spaccio. 

I cinque arrestati, le cui responsabilità dovranno essere accertate nel corso del successivo giudizio, sono stati associati presso le case circondariali di Lecce, Matera e Turi, ove resteranno a disposizione della Procura della Repubblica di Bari che ha chiesto la convalida dell’arresto. Il procedimento è nella fase delle indagini preliminari e gli indagati attendono l’eventuale convalida dell’arresto da parte del GIP presso il Tribunale di Bari, dopo l’interrogatorio e confronto con la difesa.

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