IL RITORNO DELLA CROCE TRA LE VIE DI MOLFETTA

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Molfetta. Dopo due anni i molfettesi sono tornati a rivedere la loro Croce, a risentire il “ti-tè” e ad emozionarsi con il Vexilla Regis

Lacroce2Allo scoccare della mezzanotte di oggi, mercoledì 2 marzo, dopo due anni di stop causato dalla pandemia, la Croce è tornata a ripercorrere le strade della città. Le porte del Purgatorio si sono aperte sui 33 rintocchi e sul sagrato è apparsa la Croce portata e presentata ai fedeli dal Vescovo della Diocesi di Molfetta-Ruvo-Terlizzi-Giovinazzo, Monsignor Domenico Cornacchia.

Un rispettoso e commosso silenzio ha lasciato il posto alla preghiera del Vescovo e al Vexilla Regis, recitato dai confratelli della Morte dal Sacco Nero e dalle numerose persone presenti che hanno accompagnato la Croce nel suo itinerario.

Da Corso Dante, avvolto per l’occasione dall’oscurità, la Croce è stata condotta tra le strade storiche di Molfetta, via Domenico Picca, via Roma, Corso Margherita per poi ritornare su Croso Dante e fermarsi per qualche minuto davanti alla Chiesa di Santo Stefano dove sono custoditi i Cinque Misteri. Poi ancora il Vexilla Regis, l’inno latino dall’incantevole fascino, e di nuovo in marcia verso l’ultima tappa, il Calvario, dove è avvenuta la benedizione finale, per poi riportare la Croce nella Chiesa del Purgatorio.

Questa notte l’uscita della Croce ha ufficialmente segnato l’inizio dei riti dedicati alla Pasqua, riti di una forte e sentita tradizione a cui Molfetta e i molfettesi sono molto legati. Adesso è tempo di Quaresima, è tempo di aspettare e prepararsi a tornare a vivere con passione uno dei momenti più importanti del calendario liturgico e delle antiche tradizioni molfettesi.

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