L’UCRAINA CHIAMA, MOLFETTA RISPONDE: DA SAN CORRADO PARTE IL BUS DELLA SOLIDARIETA’

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Molfetta. Un bus con a bordo un medico, un’infermiera e il parroco del Duomo partirà stasera alla volta di Leopoli per consegnare beni di prima necessità, ma soprattutto per trarre in salvo decine di vitemolfettasolidarietaucraina

La solidarietà di Molfetta raggiunge l’Ucraina. Partirà dal piazzale di fronte al Duomo di San Corrado, poco prima delle ore 20 di oggi, martedì 8 marzo, il bus della solidarietà. A bordo un medico, un’infermiera che conosce il russo, e don Gino Samarelli, il parroco del Duomo. Viaggeranno per un giorno e mezzo percorrendo oltre duemila chilometri, sfidando il freddo e le bombe sui “crinali dell’audacia” come diceva don Tonino Bello.

L’obiettivo è raggiungere Leopoli, in Ucraina, per portare beni di prima necessità e medicinali ma soprattutto per portare a Molfetta il maggior numero di profughi. Per trarli in salvo. Ecco il cuore di Molfetta, nel solco di quella grande storia civile scritta dalla comunità, ma anche spirituale, tracciato da don Tonino Bello.

Il viaggio di don Gino, a nome della Diocesi di Molfetta, è realizzato con la collaborazione del Settore servizi sociali del Comune che, con il SerMolfetta e le altre associazioni di volontariato, ha fornito supporto specie nella ricerca del personale sanitario, nelle operazioni di carico e scarico.

«Ci stiamo organizzando per accogliere tramite il Pis, il pronto intervento sociale, di cui ci siamo dotati da tempo, i profughi che – sottolinea il Sindaco, Tommaso Minervinicon don Gino arriveranno a Molfetta, per affidarli poi al servizio Sai, l’ex Sprar. Sappiamo che non sarà un viaggio semplice anche per il carico emotivo che porta con sé. Ma conosciamo la forza e la tempra di don Gino a cui tutti dobbiamo riconoscenza. Ringrazio, lo staff del Settore socialità, la dirigente De Leonardis, l’assessore alla socialità, Gianna Sgherza, ad uno ad uno, anche tutti coloro che hanno contribuito a raccogliere beni di prima necessità, il Ser e anche i ragazzi dell’XO’. Noi stiamo facendo la nostra parte ma sappiamo che tutta Molfetta si è mobilitata e si sta mobilitando. I semi buoni – conclude il primo cittadino – germogliano sempre».

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