MISSIONE UCRAINA, DON SAMARELLI: «OGGI L’INCONTRO CON I PROFUGHI»

5842e44a76a9189fddfd29501df1bc28-897
Shares

Molfetta. Scaricate le derrate alimentari, oggi pomeriggio alle ore 18 la delegazione molfettese incontrerà i rifugiati da portare in Italia

molfettadiocesiucrainaÈ giunto a Udine il bus della solidarietà partito da Molfetta nella serata di martedì 8 marzo e diretto a Leopoli, in Ucraina. A bordo c’è don Gino Samarelli, parroco del Duomo di San Corrado a Molfetta, un’infermiera di origini bielorusse e un medico. Obiettivo della missione umanitaria è consegnare i beni di prima necessità raccolti a Molfetta e rientrare il prima possibile portando in salvo decine rifugiati.

«Attualmente siamo a Santa Maria La Longa nel centro di don Orione (Udine) – ha raccontato via WhatsApp don Gino Samarelli in un messaggio di questa mattina all’alba – dove abbiamo scaricato le derrate alimentari qui a don Orione perché hanno contatti che rendono possibile la consegna via Polonia. Qui ci sono più di cento ospiti, laboratori di ogni tipo, pure una fattoria didattica. Struttura fantastica per disabili mentali. Appena sentito Leopoli e ricevuto primo elenco e istruzioni. Potremmo avere difficoltà alla frontiera ungherese di Beregsuràmy perché trattiene in tempo variabile a caso 5/6 persone che identifica e poi li rilascia, si spera in tempi brevi. Il sacerdote rumeno che è qui mi dice che l’ultima volta hanno aspettato 3 ore. Tuttavia il pullman sta per ripartire per l’Ungheria. Alle 18 di oggi è previsto l’incontro con i profughi.

Ci sono alcuni che si congiungeranno con i parenti in Italia e noi li accompagneremo all’incontro – scrive don Gino altri li consegneremo all’incoronata di Foggia. Sono disabili, 5 ciechi e forse famiglie con un disabile. Ci saranno piccoli nuclei ifamiliari che resteranno in famiglia da noi e qui entrerà in gioco l’azione della Caritas diocesana e del Comune di Molfetta. Infatti seppur partita come iniziativa spontanea e volontaria, questa missione è stata accolta dalla Diocesi e dal Comune che non faranno mancare il proprio apporto. La Caritas diocesana – conclude Samarellidiretta da don Cesare Pisani, sta attuando le direttive disposte dalla Caritas Italiana, in stretto contatto con la Caritas Ucraina. Quanto ai profughi, al momento l’elenco non è completo perché l’ambasciata non mi ha ancora consegnato l’ultimo elenco».

«In un momento drammatico come questo – ha dichiarato il Vescovo Domenico Cornacchia – diventa importante compiere gesti concreti che danno forma alla speranza di noi tutti. Noi non vediamo l’ora di rivedervi qui e di sapere che decine di profughi hanno trovato la salvezza. Purtroppo è solo una goccia nell’oceano, ma siamo tutti chiamati a fare il possibile».

Shares

ULTIME NOTIZIE

SEGNALAZIONI

NEWSLETTER

CRONACA

×