Molfetta. In una giornata di sole, clemente e speranzosa, giovani studenti hanno ricordato l’importanza di essere Giusti con una performance dedicata a Carlo Urbani, medico italiano che salvò numerose vite umane
Gli studenti e gli insegnanti del Liceo Classico Leonardo da Vinci di Molfetta, presso Corso Umberto, nella mattinata di ieri, lunedì 14 marzo hanno celebrato la Giornata dei Giusti, istituita nel 2012 dal Parlamento Europeo e “dedicata a rinnovare e a mantenere viva la memoria di quanti in ogni tempo e in ogni luogo hanno fatto del bene salvando vite umane, si sono battuti in favore dei diritti umani durante i genocidi e hanno difeso la vita della persona rifiutando di piegarsi ai totalitarismi, alla violenza, e alle discriminazioni“.
Per il terzo anno consecutivo il Liceo Classico, ha omaggiato tale Giornata ricordando CarloUrbani, primo medico e microbiologo a identificare e classificare la SARS conosciuta anche come sindrome acuta respiratoria grave. Di natura virale la SARS tra il 2001 e il 2003 si diffuse in Cina e in altri paesi asiatici provocando 774 vittime tra cui lo stesso Carlo Urbani, il quale morì esercitando la sua professione medica.
Notevole e toccante il momento in cui gli studenti hanno declamato, in greco antico e in italiano, alcuni passi del giuramento di Ippocrate prestato dai medici prima di iniziare a esercitare la professione. Il nome del suddetto giuramento deriva da Ippocrate, medico greco considerato il padre della medicina scientifica, al quale si fa risalire il testo deontologico.
Oltre a Carlo Urbani i ragazzi hanno ricordato tra i Giusti tutti i medici e operatori sanitari che in questi anni hanno combattuto in prima linea la pandemia da Covid-19 e tutti coloro che continuamente nei posti più remoti e spesso dimenticati di questo pianeta salvano vite umane mettendo a rischio ogni giorno la propria.
Molto commovente la dedica fatta, dagli studenti, al nostro concittadino Enrico Pansini, medico di famiglia e specialista in cardiologia, contagiato nell’esercizio della professione durante la seconda fase della pandemia da Covid-19 e deceduto il primo gennaio del 2021: «A questo professionista preparato e sensibile, vogliamo dire grazie per la generosità, l’impegno e l’abnegazione al servizio della professione medica».
Il tributo a chi con la vita ha salvato altre vite, si è concluso con il dolcissimo brano op.6 n 11 di Fernando Sor, eseguito alla chitarra con estrema sensibilità da una giovane studentessa, mentre una bandiera della pace, retta alle sue spalle da due studenti, svolazzava accarezzata dal vento.
Questi ragazzi, donne e uomini di un futuro non molto lontano, hanno dato un grande contributo civile, etico e morale, ricordando a tutti noi, con le loro voci forti, energiche e in alcuni momenti velate di emozione, quanto sia importante difendere la dignità umana, professare la giustizia ed essere Giusti, per cambiare le sorti di questa umanità allo sbaraglio.
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