Molfetta. Si è tenuto ieri pomeriggio il consiglio comunale monotematico che ha visto la partecipazione straordinaria degli studenti di scuola secondaria
Molfetta ribadisce il suo deciso no alla guerra in Ucraina e nel mondo attraverso un’altra importante attestazione di vicinanza e solidarietà alla popolazione ucraina, vessata dallo scorso 24 febbraio dall’invasione militare delle forze armate russe. Si è svolto nel pomeriggio di ieri, lunedì 14 marzo, il Consiglio comunale monotematico durante cui è stato discusso e approvato all’unanimità il documento che traccia, in maniera ideologica e pragmatica, il percorso improntato sui valori della pace e della nonviolenza lungo cui la città di Molfetta intende procedere.
È stato un momento istituzionale di altissimo valore civico, che ha visto ancora una volta protagonisti gli studenti molfettesi di scuola superiore, presenti in via simbolica attraverso la partecipazione di tutti i rappresentanti d’istituto. Dopo la grande manifestazione di lunedì 7 marzo, che nonostante la pioggia incessante e il freddo ha coinvolto centinaia di ragazzi, gli studenti molfettesi si schierano ancora una volta e in prima linea contro ogni forma di violenza e abuso di potere. Lo fanno citando nella sala consiliare di Palazzo Giovene Tucidide e Bob Dylan, mentre ribadiscono di essere figli di una storia che insegna a vivere nel solco della fratellanza e dell’eguaglianza sociale.
«Siamo il futuro di questa città – hanno spiegato gli studenti intervenuti – e ora siamo un po’ confusi e smarriti. Cresciuti all’ombra dorata della pace, ora siamo di fronte al ripetersi degli episodi più disastrosi della storia contemporanea. Questa guerra ci costringe ad assistere a dinamiche di potere vecchie, già studiate sui libri di storia e allora ci chiediamo che senso abbia apprendere gli errori del passato per continuare a ripeterli. Crediamo nella buona volontà delle persone come don Gino Samarelli, attraversate davvero da sentimenti nobili come la solidarietà e l’umanità. Ognuno di noi può fare qualcosa, perché questa non è una guerra tra Russia e Ucraina, è una guerra che mette in discussione i nostri principi democratici. Tocca a noi rivendicare con forza la fine della Guerra Fredda. Democrazia, libertà e dignità sono le parole d’ordine del nostro impegno».
Iniziato alle ore 17 e conclusosi alle ore 19.30, il consiglio comunale ha visto l’avvicendarsi degli interventi di assessori, consiglieri di maggioranza e di opposizione, degli studenti e infine del sindaco, TommasoMinervini, che ha ringraziato i ragazzi per aver accettato l’invito, esortandoli a continuare a portare avanti la loro campagna pacifista. Nel suo discorso il sindaco ha ringraziato di cuore le associazioni di volontariato, don Gino Samarelli e ha riservato parole di sincera stima e ammirazione nei confronti delle due donne partite al fianco di don Samarelli proprio nella Giornata internazionale per i diritti della donna.
Dopo il dibattito è stato letto il testo della delibera sottoposta al voto dei 22 consiglieri presenti in aula e approvata all’unanimità. Il Consiglio comunale di Molfetta, oltre ad esprimere massima solidarietà al popolo ucraino, perseguendo gli insegnamenti del Vescovo Don Tonino Bello, delibera «di impegnare il sindaco e la giunta comunale ad aiutare concretamente i cittadini ucraini nel nostro territorio e a predisporre un piano di accoglienza per i rifugiati ucraini; a coadiuvare e coordinare le famiglie molfettesi disponibili ad accogliere, facilitando l’inserimento dei minori nelle attività scolastiche ed extrascolastiche.
Di esprimere alle Autorità nazionali e internazionali europee ed extraeuropee l’invito della nostra Comunità affinché siano messi in campo tutti gli strumenti della diplomazia internazionale per fermare la guerra e scongiurare l’espandersi della stessa, affinché ogni sforzo diplomatico venga posto in essere per promuovere e facilitare la cessazione delle ostilità».
Prima di terminare la seduta, i membri del consiglio e tutti i presenti hanno osservato, in piedi, un minuto di silenzio per commemorare le vittime della guerra in Ucraina.
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