VIOLENZA DI GENERE, MOLFETTA OSPITA LA MOSTRA ITINERANTE “COM’ERI VESTITA”

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Molfetta. Organizzata dal Centro Antiviolenza Pandora, la mostra verrà inaugurata il prossimo 22 marzo

molfettamostracomerivestitaFa tappa anche a Molfetta la mostra itinerante “Com’eri vestita?”. Organizzata dal Centro Antiviolenza Pandora, la mostra verrà inaugurata il prossimo 22 marzo alle ore 16.30 presso il Museo Civico Archeologico del Pulo in Molfetta e resterà aperta al pubblico nei giorni 23-24 marzo dalle ore 10 alle ore 13 e dalle ore 17 alle ore 20 e il giorno 25 marzo dalle ore 10 alle ore 13.

Dal giorno 26 marzo la mostra sarà ospitata nel Comune di Giovinazzo presso la Cittadella della Cultura e resterà aperta al pubblico dalle ore 10 alle ore 13 e dalle ore 17 alle ore 20 nei giorni 26-27-28-29 marzo e sarà arricchita dalla preziosa collaborazione della Consulta femminile di Giovinazzo e della Fidapa di Giovinazzo.

La mostra “What Were You Wearing” è stata promossa dall’università del Kansas da una idea di Jen Brockman e Mary Wyandt-Hiebert, esposta per la prima volta all’Università dell’Arkansas, ispirata al poema «What I was Wearing» di Mary Simmerling.

L’associazione Libere Sinergie replica l’iniziativa in Italia, contestualizzandola al nostro ambiente socio-culturale. La mostra è un progetto di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne che parte da una domanda posta ricorrentemente a chi subisce molestie o violenza sessuale: Come eri vestita?

Questa è una domanda che troppo spesso viene rivolta alle donne che hanno subito una violenza sessuale. La domanda, che sottende gravi stereotipi sessisti e pregiudizi, ha delle pesanti implicazioni e un impatto negativo sulla donna che ha subito violenza, poiché presuppone l’idea che la vittima avrebbe potuto evitare lo stupro se avesse indossato abiti meno succinti o meno sexy.

È una seconda violenza riservata alle donne vittime di abusi, una domanda che riecheggia nei verbali di polizia e nelle aule di tribunale. In concreto il progetto vede la realizzazione di un allestimento molto semplice che presenta alcune storie di donne abusate e ne mostra gli abiti che indossavano in quel momento, non quelli veri, ma degli indumenti che ne siano una rappresentazione verosimile.

Il progetto ha lo scopo di smantellare questo terribile pregiudizio con l’obiettivo specifico di smontare gli stereotipi che colpevolizzano le vittime di stupri e di sensibilizzare la comunità in merito al tema sviluppando una maggior conoscenza del fenomeno e degli stereotipi che lo giustificano.

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