MOLFETTA INVOCA LA PACE: MIGLIAIA DI PERSONE IN MARCIA NEL SEGNO DI DON TONINO

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Molfetta. È appena terminata la marcia della pace che ha ripercorso le strade cittadine calcate trent’anni fa dai molfettesi al seguito di don Tonino per invocare la fine del conflitto bellico nell’ex Jugoslavia

molfettamarciadellapace1Sono migliaia i molfettesi che si sono ritrovati sul sagrato della Parrocchia del Cuore Immacolato di Maria questa sera, nel giorno in cui don Tonino Bello, l’indimenticato Vescovo di Molfetta, avrebbe compiuto 87 anni. Ha avuto inizio alle 19 il momento di raccoglimento che ha preceduto la marcia della pace per dire no alla guerra in Ucraina, che ripercorre le strade cittadine calcate trent’anni fa dai molfettesi al seguito di don Tonino per invocare la fine del conflitto bellico nell’ex Jugoslavia.

Hanno risposto proprio tutti all’appello della Rete dei diritti negati, che insieme alle Parrocchie di Molfetta ha indetto la manifestazione: l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Tommaso Minervini, i membri del consiglio comunale, i rappresentanti delle forze politiche e dei movimenti civici e soprattutto la miriade di associazioni in cui converge la società civile molfettese.

Diversi gli interventi che si sono susseguiti prima dell’inizio della marcia culminata davanti alla Cattedrale.

«La pace oggi deve fare un salto di qualità – ha dichiarato Rosa Siciliano, direttrice della Redazione di Mosaico di Pace – deve diventare per tutti una politica condivisa che metta al bando la guerra. Allora faccio mia l’istanza di Gino Strada: sia dichiarata illegittima la guerra! Oggi accanto a don Tonino, c’è Guglielmo Minervini che nel 2014 scriveva un post su Facebook profetico proprio sull’Ucraina e sull’ipotesi di una guerra nucleare».

«È un’emozione essere qui a Molfetta nel giorno di don Tonino – dichiara don Roberto Sacco, coordinatore nazionale Pax Christi – con cui ho condiviso un viaggio a Sarajevo durante quella guerra. Davanti alle immagini orrende che giungono dall’Ucraina ci si sente impotenti, ma noi abbiamo l’insegnamento di don Tonino, di cui sentiamo tanta nostalgia, e lo dobbiamo seguire».

Dopo l’intervento del magistrato Nicola Colaianni, che ha letto e commentato l’articolo 2 della Carta delle Nazioni Unite e l’articolo 11 della Costituzione Italiana, norme che bandiscono la guerra a livello nazionale e internazionale, il corteo ha iniziato la sua marcia di pace.

 

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