MARCIA DELLA PACE, IL SINDACO: «MOBILITAZIONE POPOLARE CONTRO DEFICIT DI DEMOCRAZIA»

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Molfetta. Le parole del sindaco Tommaso Minervini a margine della partecipatissima Marcia per la pace di venerdì sera

molfettamarciadellapacecontentSul sagrato della Cattedrale, uno accanto all’altro, il Sindaco, Tommaso Minervini, e il Vescovo, monsignor Domenico Cornacchia, i simboli istituzionali dello Stato e della Chiesa, a condividere lo stesso pensiero, gli stessi passi. Poi le bandiere della pace, un gruppo di giovani ucraini. E don Gino Samarelli.

Tutto intorno, in un abbraccio corale, Molfetta, che, in una marcia silenziosa, ha attraversato alcune delle vie principali, ha sfiorato la Croce di don Tonino per arrivare su Via Dante, seguendo lo stesso percorso della marcia voluta dall’indimenticato Vescovo il 31 dicembre del 1992.

Ecco, Molfetta, la Civitas Mariae, ha celebrato così il compleanno di don Tonino Bello, con una marcia che, sui suoi passi, ha ribadito il no a tutte le guerre. Ci sono adulti, anziani, giovani e bambini. Tutti ad immaginare, a sperare, insieme che un mondo senza guerre possa essere possibile.

«Io non so chi abbia ragione – aveva detto poche ore prima, riferendosi al conflitto in Ucraina, il Sindaco Minervini, incontrando una delegazione di giovani europei a Molfetta – ma so che non esiste alcuna ragione che possa giustificare una azione militare, un’azione di forza con vittime innocenti da entrambe le parti. Solo una sollevazione popolare potrà spostare il corso degli eventi, porre rimedio ad un pericoloso deficit di democrazia». Ecco la sintesi di una marcia che chiede Pace.

«Ringrazio – ha commentato il Sindaco, a conclusione della marcia – gli organizzatori, le parrocchie e tutti coloro che sono intervenuti».

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