CONTRO TUTTE LE MAFIE: GLI STUDENTI DI MOLFETTA IN MARCIA CON LIBERA

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Molfetta. La manifestazione, culminata in villa comunale, ha coinvolto gli studenti di scuola secondaria di primo grado e gli alunni della scuola primaria “Gianni Carnicella”


molfettalibera11 7210322I nomi delle vittime innocenti delle mafie appuntati sul petto e declamati al megafono. La marcia silenziosa per ricordare ciascuno di loro e per celebrarne la memoria. Nomi che non bisogna dimenticare per contrastare qualsiasi forma di illegalità, perchè il silenzio, come ricordano i ragazzi, uccide come un colpo di pistola. E tra questi nomi spicca quello di Gianni Carnicella, brutalmente assassinato per mano della mafia il 7 luglio del 1992.


Molfetta non può e non deve dimenticare, perciò attraverso i suoi figli più giovani aderisce alla Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie organizzata dalla divisione locale di Libera. L’associazione ricorda le 1006 vittime innocenti ogni anno il 21 marzo, nella data che scandisce l’inizio della primavera, in occasione della ricorrenza istituita nel 1996.


E con Libera, nel segno della legalità e della lotta alle mafie, gli studenti di terza media e gli alunni di scuola elementare dell’istituto Gianni Carnicella hanno sfilato in marcia oggi, lunedì 21 marzo, partendo da Piazza Effrem, percorrendo Corso Umberto I e terminando la manifestazione in villa comunale. Qui, in cerchio, studenti e alunni hanno scandito i 68 nomi delle vittime che la mafia ha mietuto in Puglia, rievocando le loro storie personali e rendendo onore al loro sacrificio.Prima di raggiungere la villa, il corteo si è soffermato nei pressi della chiesa di San Bernardino, sul cui sagrato fu ucciso il sindaco Carnicella il 7 luglio del 1992, rendendogli omaggio con un sit in a cura dei piccoli alunni di prima elementare della scuola che porta il suo nome.

«C’è stata una corale coscentizzazione della problematica della illegalità – ha dichiarato il sindaco Tommaso Minervinisono stati tracciati i profili delle storie più importanti e di quelle quasi dimenticate. Sono stati indicati tutti i nomi, soprattutto quelli delle vittime pugliesi, legati a storie di cui io peraltro sono stato protagonista indiretto per la mia attività professionale. La cosa più bella è che tutte le scuole di Molfetta hanno intrecciato con consapevolezza e approfondimento queste tematiche. Perché la lotta alla criminalità si fa partendo dalla coscienza di popolo.

A trent’anni dall’uccisione del sindaco Gianni Carnicella – aggiunge il sindaco Minervinia partire da luglio in poi, al di là delle manifestazioni che saranno organizzate dal Comune di Molfetta, credo che la migliore iniziativa sia quella di far ricordare la sua figura alle giovani generazioni affinché il suo sacrificio non vada dimenticato».

 

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