LA BUONA NOVELLA DA DE ANDRÈ ALLE NOSTRE TRADIZIONI: I RICORDI RITROVATI DELLA NOSTRA MOLFETTA

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Molfetta. Il quarto e ultimo evento della rassegna  di Teatro del Sacro andrà in scena venerdì 1° aprile presso il Nuovo Teatro del Carro, già Auditorium Madonna della Rosa

molfettatatoricontentLa scorsa domenica sul palco del Nuovo teatro del Carro, per il terzo appuntamento con la rassegna teatrale Prima che il gallo canti, è andata in scena  La buona novella da De Andrè alla nostra terra.

Lo spettacolo  ha visto sul palco attori e musicisti che in un connubio di note, voci e parole hanno raccontato la tradizione della nostra cara città.

Sul palco Pietro Capurso assieme a Gabriella Caputi e Cosimo Boccassini hanno declamato testi in lingua molfettese, tratti dalla tradizione popolare e ispitrati al protovangelo di Giacomo, uno dei vangeli apocrifi a cui la stessa Buona novella di Andrè si ispira.

Le vicende apocrife della vita di Maria, dalla sua infanzia al momento della morte di suo figlio Gesù, narrate in lingua da Pietro Capurso e Gabriella Caputi, sono state intervallate dai racconti della tradizione e cultura molfettese. Dalle cerimonie del periodo pasquale eseguite nell’antichità alle frasi in latino che le donne ascoltavano a messa e che ripetevano e pronunciavano con la forte interferenza linguistica dal molfettese, stravolgendo completamente i termini. E i ricordi legati alle attività femminili come quello de le méste, ovvero le maestre di cucito che insegnavano alle bambine e alle giovani donne l’arte del cucito che sarebbe servita a preparare il corredo in vista del futuro matrimonio. Storie di donne in un continuo parallelismo con la figura di Maria.

Dai racconti affiora un altro ricordo quello delle donne che si ritrovavano in casa per recitare il rosario che la brava Gabriella Caputi ha fatto rivivere sedendosi in platea e invitando il pubblico a partecipaere alla litania.

Un tuffo nei ricordi di una Molfetta lontana. Parole ed espressioni che suscitano tenerezza e una sorta di nostalgia per le nostre antiche tradizioni popolari.

Le parole e  il valore dei testi declamati sono stati magnificati dalla narrazione musicale ispirata alla buona novella di De Andrè ed eseguita da tre musicisti professionisti. La chitarra di Vito Vilardi, suonata con maestria, i liuti di Nicola Nesta a ricordare le sonorità mediorientali e la voce e l’interpretazione fuori dal comune di Pantaleo Annese hanno fatto vivere al pubblico una serata di vera passione.

Con lo spettacolo Pietro e Giuda  a cura del Carro dei Comici che andrà in scena venerdì 1 aprile si concuderà Prima che il gallo canti, rassegna del Teatro del Sacro. Lo spettacolo si terrà presso l’Auditorium Madonna della Rosa in via Papa Giovanni Paolo II.

Inizio spettacolo alle ore 20.30.

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