ANTIRACKET, DE SCISCIOLO: «RINGRAZIAMO IL SINDACO MINERVINI PER IL COSTANTE SUPPORTO»

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Molfetta. Nel corso dell’incontro si sono toccati diversi temi legati al fenomeno del racket. A chiusura, anche l’intervento di una vittima

molfettadesciscioloantiracketSi è svolta nella mattinata di oggi, mercoledì 30 marzo, la conferenza stampa dell’associazione Antiracket. Nel corso dell’incontro, presenti il presidente Renato De Scisciolo, i due vice presidenti, Livio Masciopinto e Carlo De Nigris è stata offerta la fotografia regionale dei fenomeni legati al racket e all’usura con particolare attenzione anche al barese e a Molfetta.

«Una città sana – ha sottolineato il sindaco, Tommaso Minervini, nel suo intervento – si sviluppa meglio e più in fretta e crea un equilibrio socio economico importante. L’usura, il racket sono fenomeni che vanno aggrediti dalle radici ecco perché da anni abbiamo voluto che si insediasse la vostra associazione. L’Istituzione comunale – ha aggiunto – vi è sempre stata accanto ma vuole ancora di più starvi accanto per capire insieme cosa possiamo fare, per stroncare sul nascere questi fenomeni».

«Ringraziamo il Sindaco Minervini per avere creduto da sempre nel nostro lavoro e averci concesso una sede già nel 2005. Qualche mese fa – ha ricordato De Scisciolosiamo stati attaccati in modo strumentale da chi non ama la propria città e vuole che venga definita mafiosa anche se non lo è affatto. I fatti, le indagini, ne sono certo, dimostreranno quale è la verità. A Molfetta ci sono fenomeni legati alla microcriminalità. Per sconfiggerla non servono cento militari, cento carabinieri in più, servono cento denunce. Le nostre forze dell’ordine – ha concluso – lavorano e lavorano anche bene».

A margine della conferenza è intervenuta una vittima del racket che, in seguito alla sua denuncia, ha fatto arrestare i suoi estorsori ma ha perso amici e familiari che hanno deciso di allontanarlo. Nel suo intervento la vittima ha chiesto di aiutare gli altri taglieggiati a denunciare perché solo così si potranno mettere all’angolo i malavitosi.

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