SETTIMANA SANTA A MOLFETTA, IL SINDACO: «FINALMENTE I NOSTRI RITI PASQUALI. CON CONSAPEVOLE RESPONSABILITÀ»

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Molfetta. Il sindaco Minervini esprime gioia al pensiero di tornare a rivivere i riti di comunità, ma fa appello al buon senso e al senso di responsabilità di ciascuno

molfettasindacosuritipasqualiConfermati tutti i percorsi processionali e gli orari come da tradizione. Massima attenzione al rispetto delle regole. Collaborazione da parte di tutti. Molfetta si prepara a vivere i riti della settimana di passione e della settimana santa dopo due anni di assenza. Si prepara a riprendere una parte fondamentale della sua storia, della sua religiosità popolare, della sua identità.

I dettagli sono stati illustrati nel corso di una conferenza stampa, nell’aula magna del Seminario vescovile, presenti il Vescovo, monsignor Domenico Cornacchia, il sindaco Tommaso Minervini, don Gennaro Bufi, delegato vescovile, i rappresentanti delle municipalità di Terlizzi, Ruvo di Puglia e Giovianzzo.

«Le tradizioni sono un veicolo del rapporto tra gli esseri umani – ha sottolineato monsignor Cornacchiasoprattutto per le persone che stanno soffrendo molto. Sarà una Pasqua diversa, la prima con la Venerabilià di don Tonino Bello».

«Dobbiamo essere tutti consapevoli e responsabili. Queste processioni – ha aggiunto il Sindaco Minervinisono espressione di identità collettiva. Per me la Pasqua del 2020 è stata una Pasqua senz’anima. Ecco Molfetta torna ad avere la sua anima. Stiamo facendo sforzi importanti perché tutto avvenga nel rispetto delle regole. Ringrazio tutti i priori e Sua Eccellenza. Quando le istituzioni collaborano positivamente abbiamo il meglio per la Comunità».

Ma veniamo alle regole: tutti i portatori, ministri e sacerdoti dovranno essere muniti di green pass. I priori dovranno certificarne il possesso al Sindaco, prima di ogni processione. I membri delle confraternite e tutti coloro che partecipano e assistono ai riti dovranno indossare la mascherina FFP2 a prescindere che il luogo di svolgimento sia al chiuso o all’aperto.

«Se vogliamo che le nostre tradizioni siano il significato della nostra identità – ha concluso il Primo cittadino – dobbiamo partecipare con comportamenti decorosi e consoni al significato delle nostre processioni».

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