IL CIRCOLO DEI LETTORI DEL FERRARIS DI MOLFETTA HA INCONTRATO LO SCRITTORE FABIO GENOVESI

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Molfetta. L’incontro con lo scrittore e sceneggiatore Genovesi è avvenuto all’interno del progetto Siamo noi le storie, quest’anno alla sua VI edizione

molfettaferrariscontent090422Riprende nuovamente quest’anno l’operato del Circolo dei lettori, formatosi all’interno dell’istituto I.I.S.S. Galileo Ferraris di Molfetta.

Un gruppo di ragazzi e ragazze che attraverso la lettura di libri e di incontri con gli autori, affrontano tematiche diverse, di attualità o legate ai processi adolescenziali. Un progetto quindi che accompagna la crescita sociale e intellettuale degli studenti dell’istituto molfettese, fortemente voluto dal dirigente scolastico prof. Luigi Melpignano e portato avanti grazie all’impegno delle docenti prof.ssa Clara Spagnoletta e prof.ssa Beatrice Scava.

Per questo sesto anno di attività, il “Circolo dei lettori” dell’I.I.S.S. “Galileo Ferraris” ha promosso il progetto lettura intitolato: “Siamo noi le storie“.

Durante il penultimo appuntamento tenutosi venerdì 8 aprile presso l’aula magna del liceo OSA “Rita Levi Montalcini”, i ragazzi e le ragazze hanno incontrato Fabio Genovesi autore del romanzo “Il calamaro gigante”.

Dopo la visione dell’originale booktrailer e il reading di alcuni estratti del libro che più hanno colpito i ragazzi, la prof.ssa Spagnoletta ha ringraziato lo scrittore e sceneggiatore in quanto è proprio dal suo libro che è stato tratto il nome del progetto di quest’anno Siamo noi le storie.

Gli studenti hanno domandato all’autore come si possa alcune volte, nonostante la presenza effettiva di prove e scoperte, continuare a negare la presenza di un qualcosa semplicemente perché fuori dalla normalità quotidiana. Genovesi nel suo percorso di vita ha avuto prova di come l’essere umano a causa delle barriere sociali imposte, spesso tende a perseguire quella che sembra la strada più “sicura” andando, così, a porre un freno alla propria immaginazione.

A questo è legato anche il concetto dell’ormai, la parola che definisce assassina. Assassina di sogni perché limitatrice. “Da bambini abbiamo un sacco di sogni, ma ce li teniamo dentro perché è troppo presto […]. Poi però cresciamo, e decidiamo che i sogni sono roba da bambini […]. La fregatura è proprio questa, che tra il troppo presto e il troppo tardi dovrebbe esserci un lungo tempo giusto, libero e luminoso per fare quel che vogliamo, però nessuno lo trova mai. Troviamo invece un sacco di scuse […].”

Successivamente è stato affrontato il tema dei pregiudizi e di come ognuno si pone di fronte a questa problematica. Spesso capita infatti di evitare di fare qualcosa proprio perché potrebbe essere un possibile argomento di giudizio da parte della società in generale. Lo scrittore ha raccontato qual è il suo modo di vivere, libero e spensierato proprio perché si considera una persona inutile.

Non dobbiamo mortificarci se abbiamo preso un brutto voto a un compito o se abbiamo fatto una figuraccia inciampando per strada, perché tanto non importerà a nessuno”. Genovesi ha parlato dell’importanza della musica e del mare all’interno della sua vita, di come anche l’infrangersi delle onde sugli scogli crei una melodia inedita nella nostra vita.

L’incontro si è concluso con la condivisione di alcuni racconti di vita dell’autore che hanno fatto comprendere appieno la sua personalità stravagante ma vera.

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