CONTRO IL PREGIUDIZIO, LA FAMIGLIA SINIGAGLIA: «STANCHI DI ESSERE SCREDITATI»

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Molfetta. La famiglia Sinigaglia prende le distanze dall’articolo del Liberatorio

molfettareplicafamsinigagliacontentIngiustamente ingiuriati e screditati. Per l’ennesima volta. È così che si sentono i membri della famiglia molfettese Sinigaglia che, sebbene a distanza di ventotto anni, si ritrovano chiamati in causa in articoli di processi che non hanno nemmeno vissuto.

L’attacco frontale, secondo la famiglia in questione, giunge dalle pagine di Liberatorio, storico blog molfettese che da sempre commenta in maniera del tutto soggettiva fatti e notizie che interessano la città. Al centro di un contenuto comparso online lo scorso 11 aprile, alcuni manifesti che annunciano il matrimonio di due futuri sposi appartenenti entrambi a due famiglie che nel 1994 furono coinvolte in due importanti vicende giudiziarie.

Nel segnalare la presenza dei manifesti, l’autore del testo lascia immaginare scenari in stile “Gomorra” per il giorno delle nozze, citando gli illeciti trascorsi delle famiglie, che risalgono ormai a due generazioni fa. Di fronte all’articolo, la famiglia Sinigaglia si è sentita ingiustamente infangata, anche perché, raccontano, oltre a non essere imparentati con gli sposi, non sono nemmeno stati invitati.

«Conduciamo vite tranquille e semplici – dichiara la famiglia Sinigaglia – e non capiamo perchè ci coinvolgono in queste vicende! Chiediamo solo di non fare di tutta l’erba un fascio».

Sempre disponibile ad ascoltare la voce diretta dei cittadini, a indagare la complessa realtà che ci circonda per onore di verità, la Redazione de Il Fatto ha raccolto la testimonianza della famiglia, dando così modo di replicare.

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