PREMIO LIBERO GRASSI, IL SALVEMINI DI MOLFETTA CONQUISTA IL SECONDO POSTO

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Molfetta. Gli alunni della 2ACat si sono aggiudicati il secondo posto con l’inchiesta giornalistica sull’omicidio del sindaco Gianni Carnicella

molfettaitetsalveminihomeIl delitto Carnicella. Per non dimenticare il coraggio e la responsabilità”. Con questa inchiesta su Gianni Carnicella i ragazzi della 2ACat dell’Itet “G. Salvemini” di Molfetta si sono aggiudicati il secondo posto al Concorso Nazionale “Premio Libero Grassi“.

“Chi ha sparato non è un mostro…è un “nostro”!” Queste le parole forti pronunciate dal Vescovo

don Tonino Bello il 9 luglio 1992, durante il funerale del sindaco Gianni Carnicella, ucciso sul

sagrato della chiesa di San Bernardino il 7 luglio. Sono ormai passati quasi 30 anni e la classe 2A Cat dell’Itet “G.Salvemini” di Molfetta ha partecipato al Concorso nazionale Premio Libero Grassi, bandito dall’Onlus Solidaria di Palermo, con l’inchiesta giornalistica “Il delitto Carnicella.

Per non dimenticare il coraggio e la responsabilità.

Il tema del Concorso per questa edizione era “Conoscere il territorio per una cittadinanza attiva e responsabile”. Il 10 aprile 2022 sono stati resi noti i primi 3 classificati scelti dalla Giuria e l’inchiesta firmata dalla classe 2A Cat è stata premiata con il secondo posto. Per realizzarla gli studenti, guidati dalla prof.ssa Salvemini Tiziana, hanno letto vari articoli della stampa locale e nazionale dell’epoca ed hanno intervistato la prof.ssa Palombella Marta, in quegli anni consigliera comunale, che si è resa disponibile per aiutarli a conoscere e comprendere una vicenda che, purtroppo, risulta ancora poco nota a molti. Carnicella, primo sindaco ucciso “nell’esercizio delle sue funzioni”, è morto semplicemente per aver fatto rispettare le regole.

L’indifferenza, l’omertà, il silenzio sono atteggiamenti che vanno sconfitti per il bene di tutti, delle nuove generazioni e della società in cui viviamo. Questo il nostro impegno, conoscere, ricordare e non restare indifferenti.” L’Itet “G.Salvemini” crede che il “cambiamento” possa partire dalle giovani generazioni, da questi ragazzi e queste ragazze, che scelgono di “non essere indifferenti”!

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