IN CERCA DI BUONA VITA: GIOVANNANGELO DE GENNARO RACCONTA DEL SUO ULTIMO CAMMINO

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Molfetta. Il musicista e A., il ragazzo di 17 anni con cui ha condiviso il viaggio, hanno fatto rientro a casa dopo aver percorso circa mille chilometri a piedi, da Assisi a Santa Maria di Leuca

molfettadegennarocamminocontentSe la vita è un viaggio, ci sono viaggi che aiutano a capire il senso della vita. Il cammino è uno di questi. Affrontare a piedi un percorso che di prestabilito ha solo il tragitto, permette di entrare in contatto con la parte più profonda di sé. Lo sa bene Giovannangelo De Gennaro, musicista molfettese che, assieme ad A. e al suo inseparabile cane Dharma, ha di recente concluso una nuova esperienza di vita percorrendo a piedi circa mille chilometri, da Assisi a Santa Maria di Leuca.

Il Maestro De Gennaro, polistrumentista esperto di musica antica che da qualche tempo ama definirsi un “musico-viandante”, ha condiviso il cammino con A., diciassettenne padovano alla ricerca di sé e del suo posto nel mondo. «Un continuo e meraviglioso confronto», così ha definito De Gennaro questa ultima esperienza, coordinata dall’associazione veneta Lunghi Cammini ODV, che dal 2016 realizza in Italia appunto dei lunghi cammini educativi, di “rottura”, per permettere ad adolescenti e giovani in situazione di disagio sociale di “staccare”, mettersi alla prova, affrontare una grande sfida e ripensare a un progetto di vita.

«Camminare è rigenerante – dice Giovannangelo De Gennaroe farlo con un’altra persona accanto è stato fantastico. Penso che il cammino sia uno strumento fondamentale per conoscere e superare i propri limiti, perciò consiglio a chiunque di provarci. Questa esperienza in particolare mi ha arricchito e aiutato tantissimo, soprattutto a guardare il mondo da un’altra prospettiva: quella delle nuove generazioni, che sono il nostro futuro. È importante comprendere il loro linguaggio, il loro punto di vista e nel farlo mi sono riconnesso con la mia adolescenza e  con i dilemmi esistenziali che l’hanno attraversata. Ho assaporato ogni momento di questo lungo percorso proprio come A., che dal canto suo ha avuto modo di ascoltare e ascoltarsi. Abbiamo parlato tanto, anche di quello che vuole fare di qui in avanti. Riprenderà a studiare e vuole lavorare durante l’estate.

Partendo in inverno – continua De Gennarosapevamo che non sarebbe stato un viaggio facile. Siamo stati per quasi quindici giorni sotto la neve, dall’Abruzzo fino al Molise, attraversando bufere e camminando per ore su sentieri e strade ghiacciate. Ci ha scaldato il nostro passo deciso e il calore delle persone che ci hanno accolto di volta in volta, che si trattasse di amici, conoscenti o perfetti sconosciuti. Il tempo è volato e il primo aprile quando siamo arrivati a Santa Maria di Leuca ci siamo guardati in faccia e ci siamo detti: e ora dove andiamo? Saremmo ripartiti immediatamente per un’altra avventura: l’esperimento ha funzionato! L’ho riaccompagnato a Padova, dove lo attendevano i suoi genitori e la sua “nuova” vita e poi sono rientrato a casa, dove anch’io ho ripreso la mia vita “rinnovata”. Durante il cammino ho finito di scrivere il libro che accompagna il prossimo disco Sacred Mount, inciso con l’Ensemble Calixtinus, e che parla, anche per immagini, dei miei anni in cammino. Ogni brano del disco è collegato a una storia del libro, a un luogo, a un’esperienza».

Il nuovo album dell’ensemble Calixtinus uscirà tra la fine di maggio e gli inizi di giugno per “La Meridiana”. Il genere spazia, racconta Giovannangelo De Gennaro, dalle sonorità medievali alla musica contemporanea. La musica antica dialoga disinvolta con quella classica in un lavoro che contiene anche una preziosa perla: la cover di un grandissimo artista, musicista e cantautore italiano.

 

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