DIGRESSIONE MUSIC PRESENTA DE L’INFINITO DI GIANVINCENZO CRESTA

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Molfetta. Con quest’ultimo progetto il Maestro Cresta continua la sua ricerca compositiva, in cui la musica della tradizione del passato si salda con la modernità dei grandi maestri italiani novecenteschi e contemporanei

molfettadigressionehome090522In ogni momento del passato storico sono ‘accadute’ musiche talmente diverse tra loro che nessuna storiografia potrà mai illuminarne un senso condiviso. All’inverso accade pure che opere lontanissime nel tempo si incontrino, non per prossimità di lingua o di stile, ma dentro un comune orizzonte emotivo.

È tutto qui il senso profondo di questo progetto, De l’Infinito, nel quale l’idea è rivestire la voce e la parola: in Monteverdi le voci della Messa In Illo tempore sono, per così dire, rinnovate dal raddoppio non letterale delle viole da gamba, secondo una prassi usuale tra cinque/seicento ed oggi poco praticata; in Cresta è l’elettronica, realizzata in tempo reale, a compiere questo processo di svelamento di ulteriori ed altre possibilità della voce umana.

Un passaggio di consegne dunque: dalle viole da gamba all’elettronica.
Nel cammino creativo di Gianvincenzo Cresta, l’accostamento, il dialogo e la fusione tra musica antica e nuova è un (f)atto frequente, perché, essenzialmente, al centro della sua ricerca vi è sempre la voce, anche nella musica strumentale. De l’Infinito di Gianvincenzo Cresta è frammenti di canto, isole sonore, lunghe scie di polifonia; è pura tensione energetica ed espressiva come sublimazione della parola. È una riflessione musicale sul significato bruniano dei concetti di causa e principio, su ciò che “ha l’esser fuor de la composizione” e su ciò che invece “concorre alla costituzione della cosa e rimane nell’effetto.”
Elevarsi è un’altra aspirazione di queste musiche: slanciarsi, appunto, verso l’infinito come utopia creativa.

L’ensemble Spirito ha sede a Lione. Coro da camera professionale a geometria variabile, spazia dalla musica da camera alla dimensione sinfonica ponendosi volentieri al servizio dei grandi repertori, tra la musica del passato e la creazione contemporanea.
Spirito è un coro da camera professionale con sede a Lione, che si è posto l’obiettivo, sotto la guida del suo direttore musicale Nicole Corti, di servire il repertorio vocale antico e moderno con i più alti standard.

L’ensemble Orfeo futuro è un ensemble a geometria variabile, dal quartetto all’orchestra, con soli e coro. A partire dal 2010 ha riunito musicisti europei e latinoamericani specializzati nelle prassi esecutive su strumenti storici. Lavora su progetti inediti e di largo respiro, a volte anche incrociando repertori antichi e musica nuova.
Orfeo futuro, in collaborazione con l’ensemble vocale Spirito di Lione, ha debuttato alla Biennale Musica di Venezia 2019. si avvale, nei diversi repertori, della direzione musicale di Pierfrancesco BorrelliGioacchino De Padova e Giovanni Rota; la direzione artistica è affidata a Gianvincenzo Cresta.

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