AFFONDAMENTO FRANCO P, TANTE LE ANALOGIE CON LA TRAGEDIA DEL FRANCESCO PADRE

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Molfetta. Proseguono anche per la giornata di oggi le ricerche di Mauro Mongelli e Sergio Bufo, vittime del naufragio del rimorchiatore Franco P. affondato mercoledì scorso al largo di Bari

molfettarimorchiatoreaffondato.homeA distanza di ventotto anni Molfetta rivive l’angoscia di un grave disastro in mare e il dolore per il mancato ritrovamento delle vittime. Il 4 novembre 1994, mezz’ora dopo la mezzanotte, a circa cinquanta miglia dalla costa, in acque montenegrine, affonda il Francesco Padre con a bordo i cinque membri dell’equipaggio più il cane Leone. Un imponente peschereccio in pochi secondi viene distrutto da un’esplosione che nemmeno le tre inchieste giudiziarie condotte dalla Procura di Trani, in un lasso di tempo di quasi vent’anni, sono riuscite a spiegare.

Al dolore del lutto, per i familiari delle vittime e per i molfettesi, si è aggiunta l’amarezza di una verità parziale. Da mercoledì 18 maggio, con l’affondamento del rimorchiatore Franco P, nome che inevitabilmente riporta alla tragedia del 1994, la ferita per le compiante vittime del Francesco Padre è tornata a sanguinare. All’epoca fu ritrovato solo uno dei molfettesi a bordo al momento del disastro, adesso, dei cinque membri dell’equipaggio naufragato sei giorni fa, due restano i dispersi in mare, Sergio Bufo di 60 anni e Mauro Mongelli di 59 anni, entrambi di Molfetta.

In un pensiero condiviso via social, il Comitato “Francesco Padre – Verità e Giustizia” scrive: «Sono momenti difficili e comprensibili per noi, quelli che le famiglie di questi due uomini, lavoratori del mare, stanno vivendo ormai da giorni. Sono tante le analogie che riportano alla memora, oggi più che mai, a quel 4 novembre 1994: 5 uomini, “F. P.”, 50 miglia… Non dobbiamo lasciare sole le famiglie, facendo calare il buio e il silenzio su questa storia.

L’appello è alle Istituzioni, alla Magistratura, agli Organi Competenti, che si prodighino affinché tutto venga reso possibile per riportarli a casa e venga fatta chiarezza sull’incidente, grazie anche alla collaborazione dell’equipaggio a bordo del pontone AD3 e del comandante del rimorchiatore».

Dalla Capitaneria di Porto di Bari rendono noto che le ricerche continueranno a svolgersi in maniera serrata per tutta la giornata di oggi, mercoledì 24 maggio. Fondamentale sarà la testimonianza del capitano del Franco P, il 63enne Giuseppe Petralia, ricoverato in osservazione nel reparto cardiologia della terapia intensiva dell’Ospedale “Di Venere” di Bari.

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