COMUNALI, IN 1500 PER IL COMIZIO DI TOMMASO MINERVINI IN PIAZZA PARADISO

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Molfetta. Lunedì 30 maggio, in Piazza Paradiso 1500 molfettesi hanno partecipato al comizio di Tommaso Minervini, candidato sindaco per le amministrative di giugno 2022

molfettaminervini5Sul palco il sindaco, Tommaso Minervini. Accanto a lui i rappresentanti, i più giovani, di ciascuna delle undici liste che compongono la sua coalizione per le amministrative di giugno 2022.

Tutto intorno una marea di gente che, in un abbraccio corale, ha scelto di esserci. Millecinquecento persone. Forse di più. In una piazza Paradiso gremita. Una festa di popolo per la prima uscita pubblica del sindaco uscente.

«Questa piazza – dice Minervini prendendo la parola – rimarrà nella storia perché stiamo dimostrando cosa è un comizio popolare. Non è un incontro organizzato da apparati o da gente che viene da fuori. Noi qui, in piazza Paradiso, rappresentiamo una coscienza collettiva, l’autonomia e la libertà di questa città che non ammette padroni». La piazza si infiamma. Poche parole, un passaggio sui suoi avversari, tre candidati Sindaco, uno a due teste, l’altro imposto dall’alto, l’altro a cui si deve rispetto per la sua storia e la sua voglia di difendere le proprie ideologie pur nella consapevolezza di non avere probabilità di diventare Primo cittadino».

«Nel 2017 – continua – ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo preso una cotta allo sbando, paralizzata, sporca, senza idee e visioni. In questi 5 anni abbiamo sbloccato opere strategiche, il porto su tutte, ma abbiamo posto le basi per il futuro con tanti progetti approvati: dalla Zes al terminal, dalle piazze riqualificate alle piste ciclabili, dalla sicurezza nelle scuole all’impiantistica sportiva. Poi nel nostro percorso è arrivata la pandemia, un anno e mezzo di chiusure, problemi e rabbia sociale. E la comunità ha risposto tutta insieme. Nessuno ricorda la condizione in cui versava Molfetta nel 2017 prima del mio insediamento, quando era una città commissariata e con tanti problemi che, negli anni successivi, abbiamo risolto con il coraggio del saper fare, senza fermarsi alle parole che restano in aria prive di concretezza».

Legge, uno per uno, i nomi di tutti i candidati impegnati in campagna elettorale. La metà di loro è sotto i 45 anni. Molti sono alla loro prima esperienza elettorale. Tutti si sono già conquistati un ruolo nella società.

«A questa città serve continuità – continua Minervini – perché solo così potremmo portare a compimento tutti quei percorsi che, in aggiunta a quelli già conclusi, vedranno la loro realizzazione proprio nei prossimi mesi o negli anni a venire. Ci sono tanti milioni di euro destinati a Molfetta grazie al PNRR che sarà fondamentale per l’uscita dalla crisi nata con la pandemia nel 2020 e adesso accentuata dal caro energia connesso alla guerra in Ucraina. Se quella documentazione dovesse finire in mani poco esperte, tutto quel potenziale andrebbe perso ed è una cosa che non ci possiamo permettere».

«In questi cinque anni Molfetta ha completamente cambiato il proprio volto, tornando di nuovo ad essere apprezzata per le sue bellezze artistiche, la prospettiva per nuova occupazione e la ripresa dei lavori del porto, per i suoi luoghi di interesse storico-culturale e per i suoi spazi verdi, praticamente assenti quando sono diventato sindaco a inizio mandato. Non possiamo distogliere lo sguardo dalle evidenze di ciò che è stato realizzato e tanto altro ancora si può fare per creare nuovi posti di lavoro ed evitare che questo sia solo un punto di partenza per i più giovani. Abbiamo un porto che prossimamente sarà concluso, una zona industriale fiorente che completa il panorama produttivo della città, senza mai dimenticare i settori di pesca e agricoltura che restano primari per l’economia locale. Avremo i Campionati assoluti di atletica leggera per il grande sforzo sull’impiantistica sportiva».

Passano i minuti e la gente in piazza aumenta. Ascolta. Riflette.

«Se oggi sono qui – continua – è perché siamo una coalizione forte e corposa, fatta da persone che sanno quanto sia stato difficile il lavoro in questi anni e che hanno ancora fiducia nei confronti del mio modo di fare politica. Abbiamo superato un periodo difficile da cui ora usciamo più forti per scrivere nuove pagine di storia per Molfetta. La forza di un uomo – conclude Minervini – è il risultato delle prove superate e di prove ne ha superate tante con i nostri servizi sociali che in questi ultimi anni sono diventati punti di riferimento in tutta la Città metropolitana».

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